ANNO 14 n° 115
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I vicini di casa della famiglia Cultrera-Matuozzo

VITERBO - ''Erano venuti ad abitare qui circa 6 mesi fa. Erano gentili e riservati. Non li ho mai sentiti litigare. Non ho mai visto nessuno entrare in casa loro. Forse io sono stato l'unico, qui a Barbarano, ad avergli fatto visita''. Così Sante Rialti, il pensionato che abita nell'appartamento di fronte a quello in cui viveva Anna Maria Cultera, la donna assassinata a coltellate la scorsa notte dal convivente Antonio Matuozzo.

''Ogni tanto - prosegue Rialti - li incontravo sulle scale. Ci salutavamo cordialmente. Una volta ho chiesto alla signora Anna Maria se le avesse fatto piacere che gli offrissi della verdura del mio orto. Lei mi rispose di sì, aggiungendo che il medico gli aveva prescritto di mangiare molta frutta e verdura in quanto aveva qualche problema al cuore''.

Il signor Rialti afferma poi di non aver mai sentito la coppia litigare: ''Erano tranquilli - sottolinea -, conducevano una vita riservata. Credo che oltre a me nessun altro abbia frequentato il loro appartamento''.

Al dirimpettaio non risula che i Matuozzo-Cultera abbiano avuto problemi economici. ''So che erano tutti e due pensinati  - ricorda - e anche che pagavano regolarmente l'affitto di casa''.

E anche con gli altri condomini è sempre tutto filato liscio.  ''Mai avuto problemi con nessuno - sottolinea Rialti -, hanno sempre rispettato le regole condominiali sia per le scale che per il posto auto nel cortile''.

Il pensionato aggiunge di non sapersi dare una spiegazione sull'efferato delitto compiuto da Matuozzo nei confronti della compagna. ''Non avrei mai potuto immaginare una cosa del genere - afferma -, nulla lo lasciava presagire. E' stato un fulmine al ciel sereno''.

Il signor Rialti non ha sentito nulla la notte scorsa, mentre si consuma la tragedia: ''Sono un po' sordo e alle 3 dormivo. Ho saputo cosa era successo quando sono stato chiamato dai carabinieri''.

Poco più in là, due donne osservano dalla terrazza delle rispettive case l'andirivieni di carabinieri e giornalisti. Alla domanda se conoscessero la coppia rispondono: ''Sì, di vista. Buon giorno e buona sera''. Anche le due donne confermano di non aver mai sentito la coppia litigare o di aver raccolto notizie di eventuali dissapori. ''Erano qui da poco - ribadiscono -, li vedevamo recarsi a fare spesa, a prendere il pane. Soprattutto lui''.

Alla domanda se avessero amicizie in paese o se frequntassero la parrocchia rispondono: ''In chiesa non li abbiamo mai visti.  Non crediamo che avessero rapporti d'amicizia o che frequentassero altri paesani. Li vedevamo solo passare. Lei era una bella donna''.

Infine, rivolgono loro una domanda ai cronisti: ''Quando ci vediamo in televisione?''.




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