ANNO 14 n° 89
La casa di Alberini in vendita
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In vendita la casa di Filoteo Alberini, padre della cinematografia

di Flavia Ludovisi

ORTE – ''Vendesi appartamento di ampia metratura in pieno centro storico a Orte, parzialmente da ristrutturare, posto al piano primo e così composto: ingresso, salone, cucina, due camere, bagno e due balconi con vista panoramica. Prezzo 65mila euro''. Così recita un annuncio immobiliare pubblicato sul sito di Immobiliare.it, ma non è un annuncio qualunque. L’appartamento in questione altro non è che la casa che diede i natali a Filoteo Alberini, ''uno dei pionieri dell’arte cinematografica italiana e mondiale'', come si legge sulla targa commemorativa affissa al palazzetto in via Piè di Marmo.

Nato a Orte nel 1867 e morto a Roma nel 1937, Alberini ha prodotto 134 film a soggetto, tra cui, nel 1913, ''Quo Vadis?'', il primo kolossal italiano. E se non ci fosse stato un intoppo burocratico nel rilascio del brevetto, ci sarebbe il suo nome e non quello dei fratelli Lumière nei libri di storia. Già perché fu proprio lui ad inventare il kinetografo (un apparecchio per la ripresa e la proiezione, ndr), ma il Ministero dell'Industria e Commercio gli rilasciò il brevetto un anno dopo la richiesta, precisamente nel dicembre 1895, nello stesso mese e anno in cui i Lumière proiettarono per la prima volta ''L'arrivo di un treno alla stazione di La Ciotat''.

Fatta questa doverosa premessa, vien da sé l’importanza di quella casa di 85 metri quadri di proprietà di un privato che oggi sta sul mercato a 65mila euro. L'annuncio dell'appartamento, come detto, è comparso sul sito Immobiliare.it, dove, tra l'altro, si possono trovare altre dimore storiche in vendita, come quella dove trascorse l’infanzia Norberto Bobbio, a Rivalta Bormina, Alessandria, che vale 490mila euro, o la casa di Rivoli, Torino, dove abitò Giovanni Giolitti, in vendita a 249mila euro, e addirittura il palazzo del Marchese del Grillo, a Roma, che in epoche più recenti è stata anche la sede dello studio di Renato Guttuso. Prezzo? Sei milioni e mezzo.

Ma tornando a Orte e a Filoteo Alberini, appresa la notizia, il sindaco Moreno Polo si è detto intenzionato a non perdere questo gioiello: ''Come primo cittadino di Orte – sottolinea Polo – farò il possibile per non disperdere questo patrimonio. Non va dimenticato che è l’unico personaggio storico di Orte riconosciuto a livello internazionale''.

Intenzioni a parte, il problema vero è sempre quello di reperire risorse economiche. Le stesse che il sindaco sta ancora cercando per restaurare il cinema intitolato ad Alberini, dove tra l’altro, fino a quattro anni fa, si svolgeva il festival dei cortometraggi dedicato al regista e produttore cinematografico. ''I tagli purtroppo investono sempre la cultura – continua il sindaco - , per il restauro del cinema erano stati stanziati fondi dalla Regione Lazio, ma poi, con la crisi, la somma a disposizione è scesa di circa 110 mila euro. Sto facendo carte false per riuscire a completare i lavori ''.

Per la casa natale di Alberini, in ogni caso, ci si può e ci si deve lavorare: ''Lunedì prossimo - conclude Polo - è in programma l’approvazione del bilancio di previsione, è troppo tardi per inserirla, ma ci si può provare. Proverò a contattare quanto prima il proprietario dell’immobile e mi impegnerò personalmente, non sarebbe un bel biglietto da visita per Orte perdere questo patrimonio''.

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