ANNO 14 n° 109
L’agricoltura Biodinamica Biologica Vegana nella Tuscia
Intervista a Cristina Menicocci, titolare dell'azienda

L’agricoltura biodinamica nasce nel 1924 ed oggi è spesso descritta come un modo di coltivare senza chimica e senza veleni. Questo aspetto è in realtà secondario al metodo che prima di tutto privilegia una cosciente utilizzazione delle forze naturali ed il rispetto assoluto dell'equilibrio biologico. Il principio di restituire alla terra quello che si prende con il prodotto è idea fondamentale della chimica. Il principio fondamentale della biodinamica invece è attivare la vita nella terra in modo che le sostanze presenti possano essere liberate ed assimilate dalle piante nella misura ad esse necessaria. La biodinamica non è un metodo da applicare meccanicamente ma, un modo di pensare e di agire che conduce ad essere un insieme unico con il proprio mondo per mantenere la fertilità della terra, per rendere sane le piante in modo che possano autonomamente resistere alle malattie ed ai parassiti, per produrre alimenti di qualità e sanità più alta possibile, attraverso i preparati biodinamici, il calendario, il compost, la diversità botanica delle superficie e il marchio di garanzia Demeter.

La biodinamica guarda alla terra come parte dell'universo ed è perciò soggetta alle sue leggi. Maria Thun ogni anno elabora un 'calendario delle semine', che con la posizione della luna ed in base all'allineamento degli altri pianeti fornisce a noi agricoltori indicazioni agronomiche importantissime. Essa ha scoperto, con ricerche che durano da oltre 20 anni, che la pianta sviluppa più o meno ognuna delle sue parti secondo la posizione della luna al momento della semina. Seguendone la posizione, possiamo favorire lo sviluppo della parte che ci è più utile. Se ad esempio, vogliamo coltivare insalata, noi pianteremo il seme in giorno di foglie avendo interesse a quella parte della pianta; se al contrario coltiviamo carote, pianteremo in giorni di radici e così via.

I Preparati Biodinamici sono otto: due sono spruzzati sui campi direttamente e sei sono immessi nel cumulo per favorire e migliorare la formazione dell'humus. Quelli che sono spruzzati, vanno riattivati mescolandone piccole quantità in grandi masse di acqua e con movimenti circolari alternati nei due sensi, attraverso un processo di 'dinamizzazione' che di fatto trasmette l'energia del preparato all'acqua poi spruzzata nel terreno o sulle foglie:

• Letame di mucca da spruzzare dinamizzato sul terreno;

• Silice finemente triturata da spruzzare dinamizzato sulle foglie;

• Achillea, Camomilla, Ortica, Corteccia, Tarassaco, Equiseto e Valeriana sono inserite nel cumulo biodinamico;

Il compost nel suo stadio finale è humus , deve maturare sulla nuda terra per lavorare con essa, il cumulo deve avere piccole dimensioni per respirare e favorire lo sviluppo di tutti quei microrganismi che aggiunti nel terreno lo aiuteranno a migliorarsi; deve essere coperto di paglia per interagire con l'aria ed il cosmo, assorbendone l'energia sia per la sua formazione sia per la loro successiva cessione al terreno.

La diversità botanica. Non esistono piante cattive o infestanti. In un terreno equilibrato ove le specie botaniche sono in armonia con loro e con la terra in cui vivono, non vi è prevalenza di nessuna di esse. Si inseriscono tranquillamente nel loro posto e concorrono a sviluppare e mantenere la vita nel terreno. Al contrario nei terreni chimici dove si pratica la monocoltura senza rotazione ed in modo continuo, non abbiamo competizione ed autocontrollo con il conseguente sviluppo di pochissime specie a larghissima diffusione che costringono l'agricoltore a l'uso massiccio di sostanze chimiche che finiscono nel nostro organismo con il cibo che ingeriamo.

Mentre con il termine alimentazione 'vegetariana', invece, si intende solitamente un'alimentazione che esclude tutti gli animali (d'aria, di terra, d'acqua) ma che non esclude i loro prodotti (latte, uova, miele ecc), con il termine 'Vegan o Vegana' si intende invece, l'esclusione dalla propria vita di qualunque cibo o oggetto che abbia provocato sofferenza agli animali. Una persona vegan, oltre a non mangiare carne e pesce non mangia nemmeno ciò che essi producono (latte e latticini, uova, formaggi ecc.). Non veste con cose che provengono da animali, non adopera manufatti contenenti derivati animali, non si cura con prodotti da animali, non acquista cose testate su animali (cosmetici, colori ecc.). In breve, viene esclusa qualunque azione che possa provocare la sofferenza, la violenza o, ancor peggio, l'uccisione di animali appartenenti a qualunque specie.

Per avere un’azienda agricola determinata tale, è necessario che: tutti i prodotti siano ottenuti escludendo totalmente la sofferenza agli animali di qualunque tipo ed in qualunque maniera; non si usino insetticidi per stermini di insetti; la concimazione della terra sia fatta con letame; tutti gli animali liberi non servano per latte, carne o altro ma, unicamente, per il letame che producono e per l'erba che mangiano, e che non vengono né uccisi e né sfruttati.

Inoltre, la totale esclusione di tutti gli insetticidi anche quelli naturali, obbliga a coltivare usando la biodiversità come metodo agricolo. Questa enorme presenza e diversità di piante e di animali permette di avere nel terreno una grandissima varietà di nutrienti che assimilati dalle piante si trasmettono al prodotto coltivato arricchendolo e completandolo con tutti i componenti che un vero cibo deve avere.

Questa filosofia di azienda agricola Biodinamica Biologica Vegana permette di mangiare sano e di far rimanere sana la nostra terra, una filosofia che costa fatica ma che ripaga pienamente con i suoi principi incorruttibili.

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