ANNO 14 n° 89
L'ospedale di Acquapendente
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Ospedale, il sindaco tenta il ricorso
Sarà l'ordine del giorno della prossima seduta del consiglio comunale

ACQUAPENDENTE – E' stato approvato un supplemento al decreto del commissario ad acta per il rientro dei disavanzi sanitari della Regione Lazio. Tradotto è stata sancita la fine dell'ospedale di Acquapendente. Il decreto prevede per Acquapendente una Casa della Salute e il depotenziamento del punto di primo intervento.

Il sindaco della cittadina aquesiana Alberto Bambini, però, non si arrende e vuole presentare ricorso amministrativo: ''Subito dopo Ferragosto verrà convocato un consiglio comunale aperto, durante il quale si porterà all’approvazione un ordine del giorno che autorizzi il sindaco a presentare ricorso amministrativo contro questo decreto – spiega Bambini -. Nel frattempo mi auguro che ci siano gli spazi politico-istituzionali per riparare a questo grave danno, riconoscendo Acquapendente al pari delle altre strutture inserite nelle zone disagiate Altrimenti il ricorso sarà solo uno dei provvedimenti di protesta sia amministrativi che pratici che verranno messi in atto, sia dall’amministrazione comunale, sia dalle forze politiche che dai cittadini del territorio''.

Bambini scende nel dettaglio del decreto: ''Noi non accettiamo assolutamente questo destino – dice Bambini – innanzitutto perché il contenuto del decreto è peggiorativo di ciò che era stato prospettato negli incontri degli ultimi mesi, soprattutto per quanto riguarda la copertura dell’emergenza/urgenza, ed anche perché la Regione Lazio ha sì individuato delle strutture sanitarie da dotare di servizi in deroga in quanto ricadenti in zone disagiate, ma tra queste non è inserita Acquapendente. Queste strutture hanno una dotazione di servizi quasi coincidente con le proposte che da sempre abbiamo fatto per il nostro ospedale, a dimostrazione che quelle che si chiedevano erano richieste legittime che stavano all’interno delle linee guida regionali.

È molto grave, quindi, che Acquapendente non sia stata riconosciuta tra le zone disagiate, perché forse più delle altre ne ha le caratteristiche sia geografiche che socio economiche''.

La conclusione del sindaco è amara: ''Mai avrei pensato di dover rimpiangere il tanto avversato decreto 80. se veramente la Regione Lazio ritiene che la Casa della Salute di Acquapendente (che sta nascendo senza coinvolgere i 13 Comuni che dovrebbero afferirvi, senza informare i cittadini, fino ad oggi con i medici di Medicina Generale che non hanno aderito al progetto, con una rete di servizi sul territorio praticamente inesistente e con operatori sanitari della struttura che stanno chiedendo in massa il trasferimento) sia in grado di garantire il diritto alla salute dei nostri cittadini allora questo oltre che impossibile è veramente preoccupante''.

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