ANNO 14 n° 114
La conclusione del montaggio di Spirale di fede
Pesa 430 chili mini Spirale di Fede
Presso la base Scorpione dell'aeronautica, montaggio e pesa

VITERBO (Fla. Lud.) – Quattrocentotrenta chili. Questo è il peso della nuova mini macchina che sabato 30 agosto farà il suo trasporto d’esordio per le vie del Pilastro e che resterà ''in servizio'' fino al 2019. E’ la versione in miniatura della celebre Spirale di fede di Rosario Valeri e stamattina è stata montata e pesata nel piazzale del 4° Reggimento Scorpione dell’Aves.

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Le cinque sezioni della mini Macchina, che tanto mini non è dal momento che è alta 10 metri, hanno fatto il loro ingresso a bordo di un camion intorno alle 10. Ad aspettare pazientemente che tutte le parti venissero assemblate, operazione che ha richiesto solo un paio d’ore, decine e decine di persone oltre ai militari. In prima fila Primo Loddo e suo figlio Angelo, rispettivamente storico capofacchino e presidente del Comitato festeggiamenti del Pilastro, una commossa Maria Antonietta Palazzetti, vedova di Valeri, il costruttore Contaldo Cesarini, alcuni dei 18 consiglieri del comitato e diversi mini facchini accompagnati dalle famiglie.

In un paio d’ore mini Spirale di Fede ha preso forma. Prima la base, poi, tutte insieme, dopo esser state assemblate una alla volta, le parti del ''tortiglione''. Poi è stata la volta dei dettagli, come i quattro leoni e le tavole raffigurative appoggiati sulla base e infine la santa. La statua, trasportata dalla signora Palazzetti, non è stata issata sulla cima ma solo appoggiata sulla struttura per avere il peso definitivo che i 46 mini facchini dovranno sostenere: 430 chilogrammi, questo il verdetto delle potenti apparecchiature fornite dall’esercito.

Emozionatissima la signora Palazzetti che non è riuscita a trattenere la commozione al grido di “Evviva santa Rosa” che si è innalzato subito dopo la pesa. “Sono sicura che oggi qualcuno lassù è strafelice – ha detto con un filo di voce la vedova di Rosario Valeri, al quale verrà dedicato questo Trasporto. ''Questa Macchina – ha spiegato Primo Loddo – vuole essere un omaggio alla creatura indimenticabile di Valeri. Quella Spirale di fede che è stata la Macchina del Papa e per cui oggi si festeggia il trentennale dalla visita a Viterbo del pontefice. In ragione di questa ricorrenza e del riconoscimento Unesco abbiamo scelto una delle Macchine più rappresentative della storia della nostra città. E siamo orgogliosi di dire che è stata realizzata interamente a Viterbo e da viterbesi, colgo quindi l’occasione di ringraziare i fratelli Mastro e i tre costruttori Baschini, Fulvi e Sordini, che da fine marzo hanno lavorato giorno e notte. Sarà un’emozione unica vederla sfilare la sera del 30, questo è certo''.



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