ANNO 14 n° 110
Sit-in per la Palestina, Prc: ''Bene il contributo
dei cittadini viterbesi''

Riceviamo e pubblichiamo

 

Il Circolo di Viterbo e il Circolo della conoscenza del PRC, che hanno attivamente contribuito alla riuscita della manifestazione del Comitato Palestina Libera lo scorso Venerdì 25 luglio davanti alla sede della Prefettura di Viterbo, indetta per protestare contro l’immobilismo del governo Renzi, prendono atto con soddisfazione dellanumerosa partecipazione all’iniziativa della comunità palestinese e nordafricanapresente nel territorio della Tuscia, cui hanno assicurato di mantenere viva l’attenzione su quanto sta accadendo a Gaza sotto gli occhi del mondo.


Il parlamento italiano – troppo ‘impegnato’ in sofismi incomprensibili ai danni della Costituzione italiana e delle leggi che garantiscono la partecipazione popolare al governo della ‘cosa pubblica’, per accorgersi della catastrofe causata dall’esercito israeliano che occupa la Palestina – deve rispondere a quanti, manifestando pacificamente nelle piazze d’Italia, chiedono che venga posta fine a questa tragedia.

 

Il governo italiano è tenuto a rispettare l’art. 11 della Costituzione “L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo” .


Chiediamo dunque al Parlamento italiano e a quello europeo di agire con urgenza:


-  per vietare la vendita di armi italiane ed europee ad Israele;

per un immediato cessate il fuoco;


per garantire l'accesso agli aiuti umanitari e forniture mediche urgenti per la popolazione della Striscia di Gaza;


di adottare misure che garantiscano il rispetto dei diritti umani internazionali e del diritto umanitario da parte di Israele;


di procedere al congelamento degli accordi commerciali tra Italia e Israele finché il governo israeliano persevera nella violazione dei diritti umani internazionali e del diritto umanitario, tra cuiil blocco della Striscia di Gaza, il proseguimento della costruzione di insediamenti nei territori palestinesi occupati, e tutte le azioni che – giorno dopo giorno – sono volte a distruggere la possibilità di una soluzione a due stati sovrani e indipendenti.


Chiediamo l’immediata sospensione delle borse di studio, dei premi e degli strumenti finanziari in essere tra lo Stato italiano ed Israele e che si vieti l'importazione in Italiadi beni commerciali prodotti da Israele negli insediamenti che occupano illegalmente i territori palestinesi.

 

Il Circolo di Viterbo e il Circolo della conoscenza del Prc.




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