ANNO 14 n° 116
Giancarlo Turchetti, segretario provinciale della Uil
Trasporto pubblico, il Lazio spende 1,6 miliardi
I dati forniti da uno studio Uil Eures
sui costi della politica

VITERBO - Ammonta a un miliardo e seicento mila euro la spesa per il trasporto pubblico nel Lazio. Il dato è stato fornito da uno studio Uil Lazio - Eures nell’ambito dell’Osservatorio sui costi della politica. Lo studio disponibile sul sito della Uil Viterbo all’indirizzo www.uilviterbo.it.

''Nella nostra regione – prosegue Turchetti – il Tpl costa ad ogni cittadino 288 euro annui contro i 168 della Lombardia. La spesa media per chilometro quadrato è pari quasi a 93 mila euro, ovvero il 30% in più della Lombardia e il doppio della Liguria dove, così come nel Lazio, si registra la più alta percentuale di utilizzo del trasporto pubblico. Lo studio evidenzia inoltre come l’accorpamento in un'unica società permetterebbe il taglio dei costi e il miglioramento del sistema''.

''Un dossier al quale abbiamo lavorato a lungo – spiega il segretario generale della Uil Lazio, Pierpaolo Bombardieri – poiché i trasporti rappresentano una di quelle voci fondamentali per il funzionamento economico e sociale delle nostre città e su cui attualmente vige una situazione altamente problematica. Basti pensare alle ultime vicende di Atac. Servizi poco efficienti, costi e dispersione di capitali che potrebbero essere evitati attraverso la costituzione di un’Agenzia unica prima e di un’Azienda unica subito dopo. La Uil ha proposto da anni alla Regione l’accorpamento delle varie società esistenti, presupponendo un forte risparmio della spesa pubblica. Questo dossier analizza nel dettaglio la situazione del trasporto pubblico locale e dimostra, dati alla mano, a quanto ammonterebbe tale risparmio e come risolvere il garbuglio attuale. In sostanza, i nostri amministratori non hanno più scuse''.

Dallo studio emerge infatti che il solo accorpamento delle tre società di gestione regionali (Cotral spa, Cotral Patrimonio, Aremol) porterebbe a un risparmio che va dai 121 (-33%) ai 181 milioni di euro (-50%).

''Le due ipotesi – sottolinea Bombardieri – sono state realizzate prendendo in considerazione la dismissione degli immobili delle attuali agenzie, la riduzione del Cda e dei dirigenti in carica e mettendo a confronto la nostra regione con altre in cui l’Agenzia unica è una realtà già da tempo. Tipo il Piemonte''.

''I costi attuali delle tre società di gestione – prosegue Giancarlo Turchetti – ammontano a 363,3 milioni di euro. La dismissione delle sole strutture porterebbe a un risparmio che va dai 119,7 ai 179,8 milioni di euro, mentre i tagli dei costi dei membri dei consigli di amministrazione, che diventeranno un unico organo, produrranno un taglio di 120 – 180 mila euro. Infine, il riassorbimento dei dirigenti all’interno della nuova struttura regionale e la riduzione dei compensi non in linea con la nuova normativa porterà a un risparmio che oscilla da 1,1 a 1,7 milioni di euro. A questo primo step, si aggiungerà il risparmio derivato dall’accorpamento delle Aziende che, tra pubblico e privato, nella nostra regione rappresentano un sistema particolarmente eterogeneo: 62 aziende, di cui 8 pubbliche, 54 interamente private (tra le prime, Roma TPL è mista, a capitale prevalentemente pubblico, mentre tra le seconde l’Asm Rieti è mista, a capitale prevalentemente privato). Nella sola provincia di Roma si trova il 37% delle aziende esistenti sul territorio, 23, seguono Frosinone e Latina con 17 società, Viterbo con 4 e Rieti con 1. Dall’analisi dei dati emerge che le società pubbliche, pur servendo un numero di Comuni ridotto, hanno tutte un bacino di utenza medio-grande. Le private, al contrario, coprono più Comuni ma hanno un bacino di utenza inferiore''.

Le aziende pubbliche hanno ovviamente un maggior numero di dipendenti e di dirigenti, ma soprattutto dispongono di un vasto patrimonio immobiliare, su cui intervenire per ottenere un notevole risparmio. Basti pensare che la sola Atac possiede beni per un valore pari a 768 milioni di euro. Ammontano a 14,4 milioni i beni di Cotral. I consigli di amministrazione delle due società di Tpl più grosse del Lazio, Cotral e Atac, che da sole coprono l’80% dell’intera offerta regionale, costano rispettivamente 400 mila e 360 mila euro, i dirigenti delle due società (15 di Cotral e 85 di Atac) hanno un costo di 1,8 e 12,2 milioni.




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