ANNO 14 n° 89
A Civita Castellana
protagonista Puccini
Dopo il successo della Traviata, nuovo appuntamento con il melodramma
21/11/2014 - 12:47

CIVITA CASTELLANA - Dopo il successo di Traviata in ''Viva Verdi'' del novembre 2013, torna l'appuntamento con Massimo Bonelli e il melodramma italiano a Civita Castellana. Turandot e Puccini saranno i protagonisti lunedì 24 novembre alle ore 17.30 presso la sala conferenze della curia vescovile in piazza Matteotti dell'evento curato da Alessio Nelli per CiviTonica.

 La proiezione dell'opera-testamento del maestro toscano sarà introdotta dal tenore nepesino Roberto Cresca che, tra un'interpretazione e l'altra in giro per il mondo, condividerà la sua esperienza professionale con il pubblico di civiTonica. Mentre la visione dell'opera sarà guidata dal Professore Massimo Bonelli, preside dell'Istituto Colasanti di Civita Castellana.

 ''L'ultima opera di Giacomo Puccini, rappresentata dopo la sua morte nel 1926, è un capolavoro assoluto, molto diverso dalle precedenti opere pucciniane – ha spiegato il professor Bonelli - Turandot si presenta spietata, luciferina e affascinante nella sua gelida bellezza e nella sua avversione al maschile, che si traduce in un sadico gioco a cui la principessa sottopone i pretendenti, che vogliono la sua mano. Per sposare la figlia dell'imperatore, il principe straniero deve sciogliere tre enigmi che Turandot propone, ma il prezzo da pagare per chi non ci riesce è la decapitazione. Il principe Calaf, pur deprecando la malvagità di Turandot, non sa resistere al fascino della principessa di ghiaccio e la sfida alla gara che ha in palio la felicità o la morte: musicalmente la scena centrale del secondo atto, quando Turandot racconta la ragione del suo odio per gli uomini è tra le pagine più straordinarie di tutto il melodramma. In questa opera così antipucciniana, compare tuttavia un personaggio minore che riassume e sublima tutte le eroine precedenti: Liù. E il sacrificio volontario di Liù cambierà la gelida Turandot, che scioglierà il suo ghiaccio, facendo trionfare l'amore, altrimenti a lei sconosciuto''.






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