ANNO 14 n° 111
Artigianato, “Forme
e colori della terra
di Tuscia” al museo
della ceramica
24/04/2014 - 15:56

Sarà che c’è una riscoperta del “fatto a mano”. La mostra concorso di artigianato artistico “Forme e colori della terra di Tuscia”, a Viterbo, nelle sale del Museo della Ceramica, registra, sin dai primi giorni, un incremento delle presenze rispetto al passato. “L’artigianato vive una nuova primavera, nonostante tutto. Il saper fare viene finalmente considerato una risorsa strategica per lo sviluppo”, osserva Luigia Melaragni, segretaria della CNA di Viterbo e Civitavecchia, associazione organizzatrice dell’evento in collaborazione con la Cooperativa Girolamo Fabrizio e il sostegno della Fondazione Carivit.

Per gli artigiani, la novità dell’edizione 2014 è la sezione “Artigianato e design”, che si aggiunge a quella dedicata all’”Artigianato artistico”. Spazio, quindi, all’innovazione. Come afferma Mario Brutti, presidente della Fondazione, “è questa una strada maestra a nostra disposizione per recuperare una capacità di generare valore aggiunto preziosa al fine di potenziare qualità e competitività, con ampi effetti diffusivi su tutti i comparti e settori. Il superamento della crisi -evidenzia- passa anche da questa via, agendo sia sulla domanda sia sull’offerta, e indirizzando in tal senso quanti andranno a operare sulla scena produttiva dei prossimi anni”.

“Quello delle botteghe artigiane è un tessuto unico. Dobbiamo aprirci alla contaminazione con il design -dice Lucia Maria Arena, presidente territoriale di CNA Artistico e Tradizionale- ed essere pronti ad esplorare nuove frontiere, come, per esempio, le tecnologie digitali, con la consapevolezza che è proprio la ricchezza di competenze e di idee degli artigiani a fare la differenza in Italia rispetto ad altri Paesi. Mostre come questa aiutano il confronto, ad uscire dal guscio per affrontare il cambiamento con un nuovo stato d’animo”.

Le opere delle 24 imprese artigiane e degli allievi degli Istituti scolastici partecipanti, oltre ad essere esposte, sono raccolte in un catalogo che viene distribuito ai visitatori. Accanto alla foto di ciascun pezzo, compaiono una breve descrizione della tecnica di lavorazione e del materiale utilizzato -si spazia dalla ceramica al legno, dal vetro alla pietra, dal ferro al titanio- e il profilo dell’autore.

Star della mostra è la canoa realizzata dal restauratore viterbese Cristiano Monzillo, vincitore nella sezione “Artigianato artistico”: l’imbarcazione, lunga cinque metri, rivela una straordinaria maestria artigianale, sia nella costruzione, con l’impiego di cinque essenze di legno, sia nelle finiture.

Ma tutte le opere, che sono inedite, esprimono creatività e abilità manuale. Come la lampada in vetro trasparente tridimensionale con le gemme in blu cobalto inglobate nella superficie o la seduta-scultura in ferro. O il separé in legno costruito con scarti di falegnameria.

E giusta si è rivelata la scelta di introdurre il tema del rapporto tra artigianato e design, perché ha stimolato gli artigiani a fare ricerca e a proporre progetti di particolare interesse, per esempio nel caso della lampada che sfrutta la plasticità del forex, disegnata e prodotta dall’azienda civitonica Daniele Paludi Arredamenti, aggiudicatasi la prima posizione, appunto, nella sezione “design”.

“Forme e colori” ha anche il patrocinio della Regione Lazio, della Camera di Commercio di Viterbo, della Provincia e del Comune di Viterbo.

 La mostra a Palazzo Brugiotti (in via Cavour 67) resterà aperta fino a domenica 4 maggio, tutti i giorni, nei feriali dalle 15 alle 19, nei festivi e prefestivi dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19, con ingresso libero. E’ anche una buona opportunità per ammirare le splendide collezioni che documentano l’attività dei laboratori di ceramica di Viterbo e dell’Alto Lazio dal Medioevo al XIX secolo.

 






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