ANNO 14 n° 119
Asvom: secondo appuntamento con i corsi di formazione
26/10/2012 - 16:51

VITERBO - Si è svolto mercoledì 24 ottobre il secondo appuntamento con i corsi di formazioni dell’Asvom (Associazione volontari Montefiascone). Questo nuovo incontro, seguito al primo tenutosi mercoledì 17 ottobre sulla “Deontologia del Volontario”, aveva come oggetto le trasmissioni radio ed è stato brillantemente tenuto dall’ingegnere Vittorio Varriale presso la sala operativa dell’associazione di Protezione civile in Largo Plebiscito a Montefiascone.

Il corso ha visto la presenza di oltre 35 volontari dell’Asvom con una delegazione della Protezione di Viterbo. L’incontro ha riguardato in particolare l’uso della radio, dei canali e delle frequenze ma anche il modo corretto di parlare per via radio.

L’ingegnere Varriale ha, per prima cosa, spiegato come si organizzano i vari centri in caso di emergenza. “In stato di emergenza - ha affermato - è fondamentale coordinare e mettere in contatto tutte le forze disponibili. Per questo ci vuole un coordinamento dei soccorsi ed ogni Prefettura in Italia, in caso di emergenza, attiva un Ccs (Centro coordinamento soccorsi) i cui messaggi passano alla sala operativa.

Inoltre viene istituito anche un Com (Centro operativo misto) posizionato in modo strategico per i soccorsi comprendente una sala operativa ed una sala radio. Inoltre viene istituto anche un Coc (Centro operativo comunale) dislocato a livello comunale per le attività della Protezione Civile a livello comunale”.

È stato spiegato ai volontari anche come vengono pianificate le frequenze in caso di emergenza. In ogni urgenza, infatti, vengono assegnate le frequenze per tutte le forze che partecipano all’intervento. Infine si è parlato delle procedure impiegate dagli operatori radio, cioè tutte quelle “norme” e diciture, che devono essere usate dai volontari quando si parla per radio.

Si è evidenziato, per esempio, che è ottimale non specificare nomi e dati sensibili; si deve aspettare un periodo di ascolto prima di cominciare la chiamata ed attendere il proprio turno; si devono dare messaggi concreti e precisi ed i numeri vanno detti una cifra alla volta.

“Un buon operatore radio - ha spiegato l’ingegnere - deve restare sempre in ascolto per non perdere comunicazioni importanti ed alla richiesta di essere in ascolto il terminale risponde con ‘avanti’; per alternarsi la parola si usa il termine ‘passo’; per dire sì o no si usano i termini ‘negativo’ ed ‘affermativo’; ed infine per chiudere una comunicazione si dice ‘chiudo’”. Con questo corso si è così voluto spiegare, ai volontari, naturalmente in maniera sintetica, l’importanza della radio nelle emergenze fornendo in paritempo nozioni basilari per il corretto “parlare” via radio.

I prossimi appuntamenti con i restanti due corsi di formazione sono previsti il 7 ed il 14 novembre con i seguenti argomenti: “La Protezione Civile e i compiti delle Istituzioni con un breve passaggio sulle leggi che la regolamentano” e “L’Asvom: la sua storia e i compiti del Volontario”.






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