ANNO 14 n° 111
Federlazio: L'export
tiene a galla le imprese
della Tuscia e del Lazio
L'indagine congiunturale 2014
23/10/2014 - 13:59

VITERBO - I timidi segnali positivi registrati a fine 2013 e l'incorraggiante dinamica dell'occupazione hanno trovato conferma nel periodo gennaio-giugno 2014. E' ancora troppo poco per parlare di ripresa, anche perché il segno più davanti alle voci produzioni e fatturato dipendono esclusivamente dall'export, ma è abbastanza per riaccendere un cauto ottimismo tra gli imprenditori della provincia di Viterbo. Questo, in estrema sintesi, il quadro che emerge dall'indagine congiunturale sulle piccole e medie imprese del Lazio nel primo semestre 2014, illustrato oggi dal presidente dell'organizzazione Gianni Calisti, insieme con il direttore Giuseppe Crea e il responsabile del servizio sindacale Mario Adduci. L'andamento della situazione  è stato compendiato nella frase che ha aperto la relazione del presidente Calisti: ''Avanti adagio, ma pur sempre avanti''.

L'indagine congiunturale è stata condotta su un campione di 350 piccole e medie aziende associate, 46 delle quali della Tuscia, le cui caratteristiche settoriali e dimensionali rappresentano fedelmente la composizione dell'universo Federlazio.

A mitigare gli effetti della crisi economica e della stagnazione del mercato interno per le piccole e medie imprese, come ha spiegato Crea, è stata la componente estera della domanda. ''Nel primo semestre 2014 - ha detto - le esportazioni hanno mostrato una netta ripresa, sia sui mercati dell'Unione Europea che in quelle dell'area extra Ue. Da gennaio a giugno 2014 - ha aggiunto - l'incremento dell'export in ambito europeo è addirittura triplicato, passando dal 20% della precedente rilevazione al 66,7% di quest'anno. Bene anche i mercati extra europei che, nello stesso periodo, sono passati dal 40% del  primo semestre 2013 al 66,7% di quest'anno''.

L'indagine di Federlazio evidenzia anche il negativo andamento del mercato interno. La percentuale delle imprese che ha registrato un amumento della domanda interna è dimezzato, passando dal 20 del precedente semestre al 10% del periodo gennaio - giugno 2014. Di contro, aumenta il numero degli operatori che denunciano un calo degli ordinatii sul mercato nazionale: il 50% rispetto al precedente 30%.

Il buon andamento dell'export ha avuto ricadute benefiche anche sul fatturato che, come ha sottolineato Crea ''nei mercati comunitari è aumentato al 62,5% rispetto al 16,7% del precedente semestre'', e sull'occupazione, con il 18,8% delle aziende che hanno dichiarato un aumento di addetti, rispetto al 5,3% del secondo semestre 2013. Conseguentemente diminuiscono le imprese che hanno dovuto ridurre il persanale: il 25% rispetto al 33,3 della precedente rilevazione.

Il presidente di Federlazio Calisti, a conclusione della sua relazione, ha posto l'accento sul polo industriale ceramico di Civita Castellana e ''al rafforzamento della sua straordinaria identità produttiva''.

''Oggi - ha sottoineato - siamo al fianco della imprese non solo per la gestione dell’emergenza imposta dalla crisi; ed è, anzi, proprio in questi momenti che si rafforza la nostra consapevolezza di svolgere come Associazione della piccola e media impresa un ruolo attivo di innovazione, servizio e tutela di questa dimensione imprenditoriale. L’iniziativa - ha concluso - giunge in un momento particolarmente delicato per l’economia e per la sopravvivenza stessa del Distretto, ed avrà  un impatto certamente positivo sulla competitività delle nostre imprese: aprire nuovi spiragli per il futuro del comprensorio significa investire sulla forza dell’imprenditoria locale, che crede fermamente nel rilancio economico e sociale''.  






Facebook Twitter Rss