ANNO 14 n° 88
Calcio, la stagione
perfetta della Vigor
Il presidente: ''Squadra fortissima guidata da un mister eccezionale''
15/04/2014 - 02:00

di Domenico Savino

ACQUAPENDENTE – C’è già una viterbese che festeggia, che ha tagliato il traguardo prima degli altri. E’ la Vigor Acquapendente che ritrova l’Eccellenza dopo quindici anni. L’ultima volta è datata 1998, quell’anno la Vigor scese in Promozione insieme a Villanova e Spes Montesacro. Da allora una lentissima risalta: i gialloblu aquesiani sono dovuti ripartire dalla terza categoria, dall’ultimo gradino del calcio per vedere la luce. Eppure la Vigor è una nobile del calcio laziale per aver vinto la coppa Italia regionale nel 1995 in finale contro il Santa Marinella. Tuttavia i successi più belli sono anche i più sofferti: la Vigor riparte e non ha intenzione di fermarsi: i trionfi in Seconda e Prima categoria fanno da preludio all’arrivo in Promozione nel 2010 e da quel momento ogni anno si progetta la scalata al massimo campionato di calcio della regione.

Nelle ultime due stagioni qualcosa non ha funzionato, poi la scorsa estate la scelta di affidarsi al direttore sportivo Giuseppe Olimpieri e all’allenatore Riccardo Fatone. Entrambi arrivano dalle categorie regionali umbre, ma non si perdono d’animo e costruiscono una corazzata da 78 punti in 30 giornate (76 gol fatti, appena 23 quelli subiti). Avversari sbriciolati sotto i colpi di un attacco atomico: il tridente formato da Del Giusto, Saleppico e Zammarchi occupa i primi tre posti della classifica marcatori.

Insomma con la Vigor non ci si annoia mai: una squadra che produce ed ha la medesima capacità di conservare potendo vantare l’esperienza di gente come Colonnelli, Avola, Nuccioni. Un gruppo formidabile che pende dalle labbra del suo mentore: Riccardo Fatone il quale ha avuto al bravura di far coesistere, senza mai perdere l’equilibrio di squadra, tanti uomini d’attacco. E’ lui il vero stratega, l’artefice del ritorno in Eccellenza.

L’epilogo della stagione è stato domenica scorsa Tarquinia: alla Vigor serve un punto per stappare lo champagne, ma la squadra sembra frenata tanto che i tirrenici passano in vantaggio e accarezzano la possibilità di ritardare la festa degli aquesiani. Ma la Vigor in pieno recupero si procura il rigore che vale una stagione: dagli undici metri Del Giusto (un passato con la Pianese in serie D) fa esplodere la festa: ''Quella vera ci sarà ad Acquapendente in piazza il 4 maggio (dopo Vigor – Contigliano, ultima versione casalinga dei gialloblu, n.d.r.) – dice il presidente Fabio Ragni -. Domenica c’era tanta voglia di fare quel punto che ci regalava la matematica certezza della vittoria del campionato. Forse non abbiamo fatto la migliore prestazione della stagione, ma contava quel punto. Ce lo siamo preso, poi siamo andati a pranzo fuori tutti insieme e solo in quel momento si è sciolta la tensione''.

Ragni ripercorre una stagione perfetta: ''Siamo partiti con l’obiettivo di vincere. Negli ultimi anni più volte siamo andati vicino al successo ma non lo abbiamo mai colto. Finalmente adesso possiamo gioire. Sono contentissimo e credo che la chiave di volta sia stato il nostro allenatore Riccardo Fatone. E’ stato molto bravo, ha avuto la capacità di tenere sempre alta la tensione del gruppo anche in quelle partite che sulla carta ci vedevano nettamente favoriti. Devo dire la verità: non pensavo di sbaragliare la concorrenza anche perché ci sono state diverse squadra che hanno provato a fermarci, Montespaccato e Valle del Tevere su tutti. Il merito è anche della squadra, ragazzi bravissimi e fortissimi''.

L’impresa della Vigor non è passata inosservata e l’Eccellenza laziale è di livello superiore rispetto alla Promozione: ''Credo di non essere smentito - continua Ragni - se dico che con la maggior parte di questi ragazzi possiamo fare un campionato di metà classifica in Eccellenza. Poi c’è sempre la questione degli under di cui tener conto: l’anno prossimo serviranno i ’97, parliamo di ragazzi che hanno 17 anni e non è semplice trovarli o farli venire da Roma. Intanto Fatone sta provando qualche ragazzo della Juniores per capire se su di loro si può puntare per il prossimo anno''. E sul futuro a medio e lungo termine Ragni va cauto: ''E’ ancora presto, adesso godiamoci questa vittoria''.







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