ANNO 14 n° 88
Camilli (Unindustria): ''Rivedere l'accesso
agli appalti per le PMI''
28/03/2014 - 17:07

''E’ necessario rivedere la regolamentazione delle gare pubbliche, sia di beni che di servizi, per facilitare l’accesso alle piccole e medie imprese, perché con le modalità attualmente in vigore, i meccanismi di gara sostanzialmente escludono le Pmi dagli appalti''. E quanto afferma Angelo Camilli, Presidente della Piccola Industria di Unindustria. ''Le Pmi sono una realtà ben diversa dalle aziende di grandi dimensioni e noi come Unindustria – prosegue Camilli - ci stiamo impegnando proprio per garantire parità di condizioni di partenza rispetto alla imprese con caratteristiche dimensionali maggiori''

''In tal senso abbiamo sottoposto, sia a Nicola Zingaretti Presidente della Regione Lazio che ad Ignazio Marino Sindaco di Roma Capitale, delle proposte sul tema. Una prima misura – specifica Camilli – consiste nel dividere gli appalti di dimensione rilevanti in lotti più piccoli. Tale suddivisione favorirebbe la partecipazione delle Pmi, aumentando la competizione per ogni singolo lotto e riducendo il prezzo atteso che la stazione appaltante deve pagare. Una seconda misura riguarda la possibilità di riservare determinati contratti pubblici alla Pmi, ricalcando l’esempio americano del cosidetto set-asides. Si tratterebbe – aggiunge Camilli – di riservare una quota di appalti pubblici sotto soglia alla Pmi, stabilendo che ciascuna stazione appaltante allochi una percentuale minima alle imprese di piccola dimensione, negli USA ad esempio è del 23%. Altra intervento che potrebbe favorire le Pmi è l’obbligo di subappalto. Tale ipotesi prevede che, per gli appalti di valore superiore ad una certa soglia, pari a 500.000 dollari negli USA, la grande azienda aggiudicataria debba necessariamente subappaltare una parte del contratto ad una piccola impresa''.

''L’obiettivo che ci poniamo con queste proposte – conclude Camilli – non è solo rafforzare la crescita delle Pmi, ma anche e soprattutto, specie in questo momento di crisi, garantirne in molti casi la sopravvivenza. Il problema dell’accesso alle gare pubbliche per le Pmi, non è solo un problema della nostra Regione ma è nazionale e quindi cruciale per lo sviluppo del Paese''.




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