ANNO 14 n° 88
Casini: ''Parcheggi rosa? Una questione di civiltą''
Il consigliere di Insieme per Sutri risponde al sindaco Cianti
15/04/2014 - 10:49

Riceviamo e pubblichiamo

A Sutri i parcheggi rosa non servono; anzi chi li propone è un discriminatore. Questo, in sostanza, il sunto della risposta del sindaco Cianti all’interrogazione presentata in Consiglio comunale dal consigliere di minoranza Felice Casini.

Una proposta, quella presentata tempo fa dalla minoranza, che prevede la realizzazione di stalli rosa nelle zone più sensibili del paese; e dalla maggioranza aveva avuto anche una risposta chiara. Il sindaco, infatti, si era preso un impegno: aveva assicurato che una volta partiti i lavori di rifacimento della segnaletica orizzontale, si sarebbero creati anche nuovi posti dedicati alle donne in attesa o alle neo mamme. Ma quella è rimasta solamente una promessa, visto che a distanza di tempo di strisce rosa non se ne è vista neanche l’ombra.

La minoranza è stata costretta così a tornare alla carica con una interrogazione. “Come al solito è stato risposto no anche a questa proposta, solo perché arrivata dall’opposizione. Chiediamo scusa ai sutrini – ha detto Felice Casini e tutto il gruppo di Insieme per Sutri - che si sentiranno sicuramente presi in giro da una amministrazione che, anche stavolta, prima promette, poi non mantiene adducendo scuse imbarazzanti. E’ vero che i parcheggi rosa non sono stabiliti dal Codice della strada, ma qui si tratta solo ed esclusivamente di civiltà: facilitare tutte le donne in stato interessante o con un bimbo piccolo da scarrozzare è dovere di un amministratore, anche se la legge non lo impone. E dire che poi, proprio i parcheggi rosa, erano uno dei punti del programma presentato dal sindaco Cianti alle scorse elezioni”.

 

“Ancora più sconcertante – prosegue Casini – sono le dichiarazioni dell’assessore ai servizi sociali che, da donna, si è sentita discriminati per questa richiesta. Ciò vuol dire che in tutta Italia, da nord a sud, in tutte le città che hanno realizzato degli stalli rosa sono dei discriminatori. A noi sembra solo una buon esempio di civiltà, e mettere dei parcheggi rosa accanto alle scuole, oppure vicino all’unica farmacia del paese, o nei pressi del centro per le analisi sia un servizio gradito da molte future o neo mamme di Sutri”.

Sulla stessa linea il consigliere Lillo Di Mauro: “Quella striscia rosa richiama norme di carattere morale e non legislative. Anche sugli autobus sono previsti posti a sedere per donne incinta, è previsto che non facciano code agli uffici pubblici. Rispetto e sensibilità sono i concetti cardini della questione sugli stalli rosa. Ma non tutti sono disposti e non tutti hanno certe sensibilità e per questo siamo costretti ad assistere a quanto ha affermato l’assessore ai servizi sociali del comune di Sutri che purtroppo conferma la sua insensibilità ai problemi sociali, un chiaro esempio di conservatorismo e regressione culturale”.

“Nei comuni più progrediti – aggiunge Di Mauro - gli stalli rosa rappresentano delle buone prassi, dei fiori all’occhiello dell’amministrazione comunale. Noi riteniamo che una città deve essere particolarmente attenta alle esigenze delle categorie più “deboli” se così si possono chiamare le mamme che coraggiosamente affrontano le difficoltà quotidiane legate alla genitorialità. Devo dire che non mi aspettavo, pur conoscendola, questo atteggiamento da parte dell’assessore. La ritengo una vicenda che ha dell’inverosimile, proprio perché una donna nega un gesto di cortesia, una norma di carattere morale ad altre donne addirittura motivando il rifiuto perché atto discriminante verso la donna. Ma sono certo che questo non sarà apprezzato dalle mamme, neo mamme e donne di Sutri”.

Insieme per Sutri






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