ANNO 14 n° 111
Ceramica Globo,
60 nuovi prodotti
per guardare al futuro
Brevettato un sistema per fissare i
sanitari senza fori esterni
03/10/2014 - 01:02

CIVITA CASTELLANA - La recente esperienza al Cersaie (il salone internazionale della ceramica per l'architettura e dell'arredo bagno) ha dato ulteriore consapevolezza alle aziende del distretto ceramico di Civita Castellana. Nonostante la pesante congiuntura economica, nonostante la concorrenza dei paesi asiatici, le imprese civitoniche stanno reggendo e non vogliono arrendersi. Anzi rilanciano: allo stesso modo della aziende italiane che occupano altri segmenti di mercato. Il segreto è continuare ad investire in ricerca e innovazione.

Insomma il made in Italy ancora ha il suo appeal: i numeri del Cersaie sono comunque interessanti con oltre centomila presenze e un generico apprezzamento da parte degli addetti ai lavori i prodotto presentati. Il vero problema sta negli insoluti: non è una questione di ordini ma di clienti che non pagano o lo fanno in grande ritardo.

A fornire una attenta disamina della situazione che sta vivendo il distretto ceramico è Riccardo Bianchini, marketing manager della Ceramica Globo, una delle maggiori aziende del distretto nata nel 1980. Anche Bianchini è reduce dal Cersaie ''ma per verificarne gli effetti è necessario qualche giorno. L'esperienza è stata comunque positiva, le presenze sono aumentate seppur di poco rispetto all'anno scorso sia come numeri generali che come contatti per la Ceramica Globo. E' chiaro che poi servirà qualche mese per verificare tutti i contatti presi. Nel nostro stand (un'area di 400 metri quadri, ndr) c'è stato un continuo passaggi di clienti e addetti ai lavori che hanno apprezzato i prodotti offerti''.

La Ceramica Globo non si è risparmiata: ''Abbiamo portato settanta prodotti nuovi tra cui un sistema brevettato per fissare a terra il sanitario senza fori esterni. Un'idea nuova che ha riscontrato tanti pareri positivi. Il nostro obiettivo è fornire un prodotto di qualità puntando su innovazione e made in Italy. Si tratta di investimenti da milioni di euro''.

Tuttavia il discorso si allarga alla condizione che sta vivendo il distretto: ''Il distretto vive gli stesi problemi di altre aziende e altri distretti in Italia - spiega Bianchini -. E le imprese civitoniche combattono la crisi al pari della altre. Noto che c'è tanto impegno, tanta voglia di fare e di non arrendersi, di trovare soluzioni ai problemi quotidiani''.

Bianchini scende nel particolare: ''I problemi sono sostanzialmente tre: costi energetici, costi produttivi e gli insoluti. Quest'ultimo è il più grave. Ci sono clienti che non pagano e il mancato pagamento blocca la filiera''. E le istituzioni cosa possono fare: ''Se lo sapessi farei un altro mestiere - scherza Bianchini - Di certo i costi energetici e produttivi sono fardelli importati sulle imprese italiane. E le imprese combattono offrendo qualità e ricerca estetica. Non è semplice ma non ci arrendiamo''.

CIVITA CASTELLANA - La recente esperienza al Cersaie (il salone internazionale della ceramica per l'architettura e dell'arredo bagno) ha dato ulteriore consapevolezza alle aziende del distretto ceramico di Civita Castellana. Nonostante la pesante congiuntura economica, nonostante la concorrenza dei paesi asiatici, le imprese civitoniche stanno reggendo e non vogliono arrendersi. Anzi rilanciano: allo stesso modo della aziende italiane che occupano altri segmenti di mercato. Il segreto è continuare ad investire in ricerca e innovazione. Insomma il made in Italy ancora ha il suo appeal: i numeri del Cersaie sono comunque interessanti con oltre centomila presenze e un generico apprezzamento da parte degli addetti ai lavori i prodotto presentati. Il vero problema sta negli insoluti: non è una questione di ordini ma di clienti che non pagano o lo fanno in grande ritardo.

A fornire una attenta disamina della situazione che sta vivendo il distretto ceramico è Riccardo Bianchini, marketing manager della ceramica Globo, una delle maggiori aziende del distretto nata nel 1980. Anche Bianchini è reduce dal Cersaia 'ma per verificarne gli effetti è necessario qualche giorno. L'esperienza è stata comunque positiva, le presenze sono aumentate seppur di poco rispetto all'anno scorso sia  come numeri generali che come contatti per la Ceramica Globo. E' chiaro che poi servirà qualche mese per verificare tutti i contatti presi. Nel nostro stand (un'area di 400 metri quadri, n.d.r.) c'è stato un continuo passaggi di clienti e addetti ai lavori che hanno apprezzato i prodotti offerti'. La Ceramica Globo non si è risparmiata: 'Abbiamo portato settanta prodotti nuovi tra cui un sistema brevettato per fissare a terra il sanitario senza fare i buchi. Un'idea nuova che ha riscontrato tanti pareri positivi. Il nostro obiettivo è fornire un prodotto di qualità puntando su innovazione e made in Italy. Si tratta di investimenti da milioni di euro'.

Tuttavia il discorso si allarga alla condizione che sta vivendo il distretto: 'Io eviterei di dipingere la situazione in modo peggiore rispetto a quella che è - spiega Bianchini - Il distretto vive gli stesi problemi di altre aziende e altri distretti in Italia.  E le imprese civitoniche combattono la crisi al pari della altre. Noto che 'è tanto impegno, tanta voglia di fare e di non arrendersi, di trovare soluzioni ai problemi quotidiani'. Bianchini scende nel particolare: 'I problemi sono sostanzialmente tre: costi energetici, costi produttivi e gli insoluti. Quest'ultimo è il più grave. Ci sono clienti che non pagano e il mancato pagamento blocca la filiera'. E le istituzioni cosa possono fare: 'Se lo sapessi farei un altro mestiere - scherza Bianchini - Di certo i costi energetici e produttivi sono fardelli importati sulle imprese italiane. E le imprese combattono offrendo qualità e ricerca estetica. Non è semplice ma non ci arrendiamo'.





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