ANNO 14 n° 110
Confagricoltura presenta l'olio con la carta d'identitą
25/09/2014 - 18:15

VITERBO - 916 non è un numero magico, bensì il peso specifico dell’olio extravergine d’oliva e da qui nasce “L’Extravergine 916”, un ambizioso e innovativo progetto di selezione dei migliori oli extra vergini italiani, realizzato in collaborazione con Assofrantoi (l’associazione dei frantiani aderenti a Confagricoltura), basato sulla qualità e sulla tracciabilità dei prodotti, che ha come obiettivo la divulgazione al consumatore delle diverse peculiarità organolettiche, nutraceutiche e salutistiche degli oli, in modo che l’acquisto, tramite l’on line retailer, diventi sempre più consapevole.

La presentazione del progetto è stata realizzata a Roma nell’ambito della manifestazione gastronomica Taste, alla presenza di Pier Luigi Silvestri, presidente di Assofrantoi e vice presidente di Confagricoltura Viterbo - Rieti, Giandomenico Consalvo, vicepresidente di Confagricoltura, Tommaso Pardi, responsabile CDIF Assofratoi, Iolanda D’Amato ed Enrico De Lucia, rispettivamente presidente e Ceo & Co-founder della Società “916 FBE”.

Al presidente Pier Luigi Silvestri chiediamo come funziona il progetto: “gli esperti di “L’Extravergine 916” dopo un’attenta analisi, - afferma Silvestri -scelgono con cura i frantoi, seguendo tutti i processi produttivi e verificando il rispetto dei vari parametri di eccellenza. Ogni varietà di oliva ha un proprio preciso profilo sensoriale, la cui composizione e il gusto dipendono molto dal terreno, dalla sua qualità, dal clima ma anche dalle tecniche di raccolta delle olive, dalla loro lavorazione e conservazione, oltre che dal loro imbottigliamento. In un olio extravergine di vera qualità tutte queste fasi devono essere rese trasparenti, tenendo traccia dei vari passaggi che portano l’oliva dal moggio direttamente alla tavola.”

Per risalire a tali informazioni, i diversi oli selezionati da L’Extravergine 916 hanno uno specifico CDIF OEVO, ovvero la propria “carta d’identità del frantoio” (progetto finanziato dall’Unione Europea), una sorta di documento di riconoscimento che accompagna ogni bottiglia e ne racconta la storia.

La promessa di 916, infatti, è quella di garantire l’intera filiera: dal coltivatore alla tavola. La numerazione delle etichette permette, attraverso un codice univoco, di ripercorrere il percorso dell’olio extravergine passo dopo passo, trasformando la tracciabilità in uno strumento concreto per la tutela del consumatore.

“Gli oli selezionati e firmati L’Extravergine 916 – prosegue Silvestri - portano in tavola un senso di appartenenza tutto italiano e una possibile sperimentazione in cucina che consente di variare l’uso delle diverse tipologie tra carni rosse e pesci alla griglia, zuppe calde o fredde, insalate e pinzimoni. Un ventaglio composito di aromi e sapori che raccontano la storia d’Italia, capaci di accontentare tutti i palati, anche i più esigenti”.

Assicurandosi che tutti i metodi di raccolta ed estrazione impiegati rispettino le buone pratiche di lavorazione, L’Extravergine 916 protegge, infine, i suoi oli in una bottiglia di vetro scuro mantenuto a temperature costanti, evitando così la luce diretta, il riscaldamento o il congelamento dei prodotti. Il packaging delle confezioni è molto curato e particolare: discostandosi dalla usuale bottiglia, la sua immagine è elegante e raffinata, per poter essere posizionata direttamente in tavola ed essere facilmente riconosciuta.

Attraverso il portale di L’Extravergine 916 (www.extravergine916.com) è possibile consultare le caratteristiche delle varie tipologie di olio, facendo così una scelta più consapevole e consona alle proprie esigenze, per poi acquistare i prodotti on line

Il consumatore, inoltre, attraverso il sito web di L’Extravergine 916, può partecipare attivamente ad una community digitale inserendo opinioni, recensioni e commenti o far tesoro di una delle numerose ricette proposte dagli Chef che collaborano al progetto.

Confagricoltura Viterbo - Rieti attiverà nei prossimi giorni una serie di incontri per spiegare sul territorio viterbese e reatino le peculiarità del progetto.

 






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