ANNO 14 n° 117
Edificio a rischio crollo in via San Pietro: strada chiusa al traffico
14/09/2014 - 00:00

VITERBO – ''Il solaio sta su per miracolo: Potrebbe crollare da un momento all'altro''. Così l'ingegnere dei vigili del fuoco Rosario Caccavo, ieri pomeriggio, all'uscita del palazzo in via San Pietro, dove era entrato poco prima per compiere un sopralluogo. L'immobile al civico 72, noto come il Complesso di Donna Olimpia, di proprietà comunale, che ospita le sedi di numerose associazioni, è stato quindi dichiarato inagibile.

''Le estremità della trave che sorregge il solaio, lunga 6 metri e 60 centimetri – ha spiegato il tecnico -, quelle inserite nelle mura portanti, sono completamente marce. Può bastare una vibrazione per farle cedere''. Secondo l'ingegnere, che ha definito la sua ispezione sommaria anche per la mancanza della strumentazione necessaria, ''la situazione è resa ancora più precaria dal controsoffitto, le cui parte in legno sono polverizzate e quasi inesistenti. Di conseguenza la struttura è fragilissima''. Infine, Caccavo ha detto di aver già informato l'amministrazione comunale della situazione e che l'ufficio tecnico si è attivato per pianificare gli interventi necessari.

Sul posto è intervenuta anche una pattuglia della polizia locale che ha provveduto a bloccare il traffico, anche pedonale, durante l'intervento dei vigili del fuoco. Dopodiché ha chiuso al traffico via San Pietro Via. Le auto in transito vengono deviate all'altezza dell'incrocio tra via delle Fabbriche e via Cardinal La Fontaine. L'immobile a rischio crollo è stato transennato per tutta la lunghezza, dal civico 70 al 76. E' stato lasciato un varco per i pedoni sul lato opposto della strada.

L'intervento dei vigili del fuoco e della polizia locale è stato chiesto dal responsabile di una ditta, che aveva notato una vasta infiltrazione d'acqua. Alcune persone che abitano in zona, mentre era in corso il sopralluogo, hanno sostenuto che è da tempo che ci sono dubbi sulla stabilità dell’edificio.

Secondo quanto è trapelato, l'intervento di messa in sicurezza del palazzo potrebbe richiedere tempo e una spesa consistente. E’ infatti probabile che altre strutture portanti siano in condizioni precarie.





Facebook Twitter Rss