''E' stata una trattativa estenuante, abbiamo fatto tutto il possibile ma alla fine l'azienda ha deciso così''. La vicesindaco Luisa Ciambella è rammaricata, ma consapevole di aver profuso tutti gli sforzi per scongiurare il licenziamento dei 38 lavoratori viterbesi (sui 108 totali) di Esattorie. O almeno, per prorogare di altri tre mesi la cassintegrazione. Missione fallita, dopo una riunione fiume venerdì al ministero del Lavoro (dalle dieci di mattina alle cinque di pomeriggio).
'Abbiamo provato a convicere la società ad applicare il cambiamento della norma varato dal Govero nelle scorse settimane, chiedendo cinque giorni di tempo per produrre tutti i documenti necessari - spiega Ciambella - ma non ci siamo riusciti. La società ha sostenuto che questa proroga le sarebbe costata duecentomila euro e ha preferito procedere coi licenziamenti. C