ANNO 14 n° 115
Fecondazione eterologa - Lorenzin: ''Troppi centri nel Lazio, č Far West
20/09/2014 - 02:00

VITERBO - Ha scelto la due giorni organizzata da Giuseppe Fioroni a Viterbo il ministro della Salute Beatrice Lorenzin per scendere nuovamente in campo contro il ''caos'' causato dall'attuale regolamentazione della fecondazione eterologa. E ha parlato senza mezzi termini di Far West mettendo sotto accusa la Regione Lazio: ''Troppi 21 centri nel solo Lazio, in tutta la Francia ce ne sono 30''. Un allarme, quello del ministro, accompagnato dal suo appello alla responsabilità del Parlamento, ed in particolare delle donne, affinché approvino una legge in materia entro novembre.

A fargli da apripista, poco prima, ci aveva pensato lo stesso Fioroni, con un attacco in piena regola al governo: ''Il Parlamento farà una legge - ha detto - , ma secondo me sarebbe dovuto intervenire anche il governo. Un governo, se non ci mette la faccia fa la figura dello struzzo. Un governo è autorevole mette la faccia anche su temi spinosi, altrimenti si può credere che affronta temi difficili solo quando portano voti. La coscienza - ha concluso Fioroni - non si baratta con i voti ma con le cose in cui si crede'.

Il ministro Lorenzin ha poi lanciato un allarme: ''Così rischiamo di tornare a prima della legge 40 - ha affermato -; questa vicenda non può essere gestita come un business''. Poi l'attacco alla Regione Lazio per i troppi centri autorizzati per la fecondazione eterologa. La risposta non si è fatta attendere: ''Su questo tema - ha replicato con una nota la Regione Lazio - non siamo assolutamente in ritardo, bensì abbiamo colmato un vuoto di 9 anni. Riguardo poi i centri che stanno ultimando il percorso di accreditamento nel Lazio, sono la metà di quelli previsti in Lombardia''.

Per la Regione Lazio ''il ministro dovrebbe invece riconoscere che il sistema della regioni nel suo insieme, in questa fase, sta garantendo un diritto sancito da una sentenza della Consulta, in attesa che il governo porti avanti la riforma più volte annunciata''.

Nel suo intervento il ministro ha lanciato un appello alle donne del Parlamento: ''La smettano di avanzare eccezioni burocratiche''.

Proprio rivolgendosi alle parlamentari, Lorenzin ha chiesto una legge entro novembre. ''Mi aspetterei dal presidente della commissione Salute del Senato - ha proseguito - il recepimento almeno della normativa Ue sulla tracciabilità dei donatori. Forse non lo fanno perché hanno paura di portarlo avanti scaricando tutto sul ministro? Troppo facile''.

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