ANNO 14 n° 89
Fioroni: ''Senza estremismi Pd pił unito''
Il leader del Popolari va alla Leopolda, ascolta Renzi e lancia l'anatema
27/10/2014 - 02:01

VITERBO - ''Un Pd che andasse da Landini a Serra non è maggioritario ma totalitario nella confusione''. E' quanto ha scritto su twitter Giuseppe Fioroni, leader dei Popolari del Pd, che ieri ha partecipato alla Leopolda assistendo all'intervento conclusivo del premier Matteo Renzi.

Ovviamente, il Serra cui si riferisce Fioroni non è Francesco, il capogruppo del Pd a Palazzo dei Priori, anch'egli presente alla Leopolda, ma Davide, il superfinanziere che ha auspicato la limitazione del diritto di sciopero e, magari, l'affidamento della tutela dell'ordine pubblico a un emulo di Fiorenzo Bava Beccaris, il generale che nel maggio del 1898 domò la cosiddetta 'protesta degli stomaci', cioè i moti popolari contro l'aumento del grano, sparando cannonate contro la folla e provocando 118 morti e circa 400 feriti.

Non vi sono dubbi, invece, su cui sia il Landini citato da Fioroni: Maurizio, il capo della Fiom colui che, sabato scorso, insieme alla leader della Cgil Susanna Camusso, ha portato in piazza un milione di persone (almeno così si dice) contro il job act del governo Renzi.

''Magari - ha aggiunto - delle estreme potremmo farne a meno, e saremmo più uniti''. Ed è stata proprio la chiusa del twitter di Fioroni a dare la stura a interpretazioni maliziose e a vari tentativi di decriptare il suo retro-pensiero.

Quando scrive che il Pd potrebbe fare a meno delle estreme per essere più unito, si sono chiesti in molti, auspica che la minoranza del partito, quella che ha preso parte alla manifestazione romana, tolga il disturbo? E ancora: la sua partecipazione alla chiusura della Leopolda è un passo d’avvicinamento al segretario–premier nella speranza vedere il suo nome cassato dalla lista dei potenziali rottamandi? Ha ribadito che vorrebbe un Pd sempre più centrista e sempre meno di sinistra, desiderio di cui non ha mai fatto mistero?

Forse c’è un po’ di verità in tutte le chiavi di lettura. Di certo c’è però che il Pd tratteggiato ieri da Renzi piace a Fioroni molto più di quanto gli siano piaciuti quelli di Veltroni, Franceschini, Bersani ed Epifani.






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