ANNO 14 n° 89
Gironi, Gregori: ''Accetto tutto''; Ciappici: ''Raggruppamento duro''
13/08/2014 - 11:39

VITERBO – (d.s.) Il derby di Tuscia ci sarà solo in Coppa Italia. La Lega dilettanti ha ratificato i gironi della serie D (per i calendari bisogna attendere il 18). Viterbese e Flaminia sono state inserite in raggruppamnti differenti al pari delle insidie che troveranno: le trasferte in Sardegna per i gialloblu, la presenza di formazioni blasonate per i civitonici. Le attende comunque un lungo cammino che inizia proprio con il turno preliminare di Coppa Italia previsto per domenica 24 agosto. 

Il tecnico della Viterbese Attilio Gregori non fa una grinza: ''Confesso che al girone non ho mai pensato – afferma poco prima di entrare in campo per la seduta pomeridiana –. Credo che dobbiamo pensare a noi stessi e guardare in casa nostra. Il girone conta fino ad un certo punto. Siamo stati costruiti per fare un campionato da protagonisti e le premesse che sto osservando in ritiro ci sono tutte. E’ presto per fare pronostici, alla lunga vincerà chi avrà più fame, più organizzazione, più compattezza, maggiore concentrazione. Avversarie da temere? Io rispetto tutti ma non ho paura di nessuno''.

Il presidente della Flaminia Roberto Ciappici si rimette alle decisioni federali: ''Avevamo chiesto di giocare nel girone E ma devo ammettere che è complicato anche perché la presenza del Siena innalza il valore tecnico. Più che altro chiederò spiegazioni in Lega per sapere il motivo per cui esordiamo il 24 agosto e non domenica 31 così come era previsto nel regolamento dello scorso anno. Ci siamo salvati senza play out e saremmo dovuti entrare nella fase successiva''.

Pertanto conviene focalizzare l’attenzione su entrambi i gironi per capire cosa attende Viterbese e Flaminia. Un piccolo viaggio volto a comprendere come si stanno attrezzando le altre e provare a farsi un’idea di quello che verrà. In fondo sarà il campo a fornire i giudizi definitivi.

FOCUS SUL GIRONE G – La Viterbese parte in pole position. I Camilli hanno costruito davvero una formazione molto forte e completa in tutti i reparti se si pensa che a centrocampo si attende un altro botto di mercato. Ma il raggruppamento sardo - laziale nasconde sempre tante insidie: le cinque trasferte sarde e la presenza delle altre formazioni romane pronte a dare battaglia e che hanno accumulato negli anni la giusta esperienza in categoria. Rispetto al girone E appare meno tecnico, ma è un giudizio sulla carta, il campo potrebbe facilmente smentire.

E allora le avversarie dei gialloblu hanno discrete qualità: c’è il mercato importante dell’Olbia che con Scotto in panchina si sta attrezzando per il salto di categoria; c’è l’esperienza dell’Aprilia, del Fondi, del San Cesareo e del Terracina (quest’ultima ha disputato i play off lo scorso anno). Torna nel girone l’Ostiamare ed è sempre un osso duro da affrontare: in panchina è arrivato Chiappara, la squadra è la stessa che ha sfiorato i play off una stagione fa con l’aggiunta del fantasista Fanasca. Si aggiunge la Lupa Castelli Romani di Gagliarducci che ha dominato il girone B dell’Eccellenza laziale. Quindi le altre sarde con il Selargius di Karel Zeman (figlio di Zenek), l’entusiasmo dell’Arzachena ripescata, la solidità del Budoni. Infine nascondono insidie Anziolavinio, Astrea, Sora e Isola Liri.

FOCUS SULGIRONE E - Sulla carta sembra più difficile il girone E: umbre e toscane con l’aggiunta della Flaminia, appunto. Sette le squadre tra la provincia di Perugia e quella di Terni a cui si aggiungono dieci formazioni tra il senese e l’aretino. La grande novità di questo girone è la presenza della Robur Siena. La squadra bianconera nata dalle ceneri del Siena fallito in serie B si sta formando e proprio ieri ha iniziato la preparazione. L’allenatore è l’esperto Morgia, il direttore generale è l’ex arbitro Gigi Agnolin. Poi c’è l’Arezzo che sulla carta sembra la candidata al successo finale al pari del Siena. In panchina Eziolino Capuano, in attacco Pellecchia, Toledo e Bonvissuto e in cabina di regia Gambadori.

Quindi il Foligno che ha preso Vegnaduzzo , senza dimenticare la Massese, la Pianese, il Gualdo Casacastalda e il Sansepolcro, Trestina, Spoleto, San Giovanni Valdarno e San Donato Tavernelle. Insomma un raggruppamento competitivo la cui qualità è ulteriormente innalzata dalla presenza del Siena. Dovrà lottare la Flaminia, del resto lo ha sempre fatto.






Facebook Twitter Rss