VITERBO – Gli Old Rugby incontrano il Papa. Lo avevano promesso durante la presentazione della stagione dell'Union Rugby Viterbo nella sala Alesandro IV di Palazzo dei Papi e sono riusciti a salutare il Papa: l'8 ottobre erano in piazza San Pietro a Roma e hanno potuto provare l'emozione nel vedere il Santo Padre. Un momento toccante che gli Old non dimenticheranno mai: non sanno descrivere ciò che hanno provato. Sanno solo dire ''Incredibile stare ai piedi del sagrato della Basilica di San Pietro a due passi dal Papa''. Lo hanno anche chiamato e Francesco si è avvicinato dispensando parole semplici ma cariche di significato. La papamobile si è avvicinata, Bergoglio ha salutato gli Old e ha impartito loro la benedizione. Gli Old hanno consegnato la loro maglia e il cappello.

I rugbysti ricordano tutta la giornata e le sensazioni che hanno provato: ''Siamo partiti alle 5 del mattino per trovare una posizione privilegiata e vivere questa esperienza con la dovuta intensità. La necessita’ di essere lì entro le 7 al fine di espletare i consueti controlli pre-entrata, giustifica la levataccia; le Guardie svizzere ci guardano mentre le investiamo di foto. Dopo l’entrata a San Pietro, la piazza sontuosa, viste le transenne, fa capire quale sarà la portata dell’evento. Ma gli Old vengono scortati sotto la statua di San Pietro, a due passi dal sagrato eccezionale il colpo d’occhio, emozionante l’attesa''.

Nel frattempo ingannano l'attesa che li separa dall'incontro con il Papa stringendo amicizia con la banda musicale di Messina, che inizia una serie di brani musicali.

E gli Old decidono di provare gli strumenti: chi si avvicina al trombone, chi al tamburo chi ai piatti. Una strombazzata alla quale gli ottantamila fedeli assiepati in piazza, rispondono con cori e grida di ovazione. Poi ecco il Papa: ''A un certo punto abbiamo sentito un brusio – dice un componente della squadra -, urla che piano piano si fanno sempre più assordanti. E' lui, Papa Francesco, che sulla arriva sulla papamobile uscendo da dietro San Pietro, all’improvviso. Ci passa davanti, cogliendoci di sorpresa, e si dirige nelle vie centrali della piazza. Una guardia di sicurezza ci dice che al ritorno si sarebbe fermato davanti a noi per raggiungere il sagrato, e ci prepariamo in attesa: dobbiamo consegnargli la maglia e il cappello degli Old. Al ritorno lo chiamiamo: “Francesco, Francesco”. La macchina rallenta, il Papa ci guarda e alza la mano in segno di saluto e benedizione, consegnamo la maglia e il cappello frastornati e intimoriti, sale verso il sagrato ci guarda ancora e ci saluta di nuovo. E' stato tutto davvero incredibile''.