ANNO 14 n° 117
I consiglieri del Pd:
''Viterbo 2020
fa sciacallaggio
sugli alloggi popolari''
17/11/2014 - 15:43

VITERBO - Alloggi popolari, scontro tra Frontini e consiglieri Pd. L’argomento è di quelli delicati, in città infatti si contano 847 famiglie in attesa di avere un tetto sopra la testa. Entro un anno si procederà all’assegnazione degli appartamenti del serpentone di Bagnaia.

Resta aperta la spinosa situazione delle case di via Tagete, di proprietà del Comune. Dovrebbero essere assegnate in via provvisoria a chi attraversa un momento forte di difficoltà, ma nella realtà dei fatti risultano spesso abitate dagli stessi dagli anni 90.

Il tema è stato portato alla luce dal consigliere di Viterbo 2020 Chiara Frontini, attraverso alcune note stampa. Una presa di posizione che ha determinato la levata di scudi dei consiglieri del Pd della quarta commissione. La commissione chiamata a sbrogliare la matassa. Frontini ha anche lanciato un appello politico: ''Alloggi prima ai viterbesi''; proponendo più punti in base agli anni di residenza nella città dei papi.

''In merito alle ultime dichiarazioni del consigliere Frontini riguardanti il tema dell’emergenza casa – replicano i democratizi Patrizia Fritelli, Alessandra Troncarelli, Arduino Troili e Christian Scorsi - ci sembra doveroso ribadire ciò che era stato condiviso e deciso in IV commissione consilliare.

Nella suddetta commissione si era convenuto di rivedere i parametri per l’assegnazione degli alloggi popolari e, concordemente, si era deciso di formare una sottocommissione per la risoluzione del problema, contestualmente anche per gli alloggi comunali. Ora, che il consigliere Frontini faccia questo scatto in avanti per mettere il timbro o la paternità su questo delicato problema, ci lascia alquanto perplessi.

Questa reiterata strumentalizzazione non avremmo voluto vederla, poiché in IV commissione si era deciso di non sfruttare assolutamente questa situazione di gravità, consolidatasi nell’ultimo ventennio, ai soli fini politici, essendo argomento di interesse comune a cui tutti auspichiamo di dare una celere risoluzione. Invitiamo pertanto il consigliere, qualora volesse fare delle esternazioni, a farle nelle sedi appropriate, dove sicuramente saranno condivise collegialmente, raggiungendo così l’obiettivo prefissato''.






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