ANNO 14 n° 117
Il pittore Roberto Ferri
espone a Firenze
presentato da Sgarbi
30/03/2014 - 03:01

SUTRI – ‘’Un pittore antico che applica il suo magistero a soggetti più che moderni, riuscendo a coniugare l'accademia della pittura francese dell'Ottocento con la sensibilità di Mapplethorpe'. Così il critico d’arte Vittorio Sgarbi ha presentato la mostra del pittore tarantino, sutrino di adozione, Roberto Ferri. ‘’L'eternità della pittura’’ è il titolo dell’esposizione che si svolgerà fino al 26 aprile nella galleria Etra Events, diretta dalla curatrice Francesca Sacchi Tommasi.

Quindici dipinti, di realismo 'caravaggesco' e tematiche a cavallo tra il simbolismo e l'immaginario dark. La mostra è stata inaugurata da un ospite di eccezione, Vittorio Sgarbi il quale si è espresso così sul giovane artista tarantino: 'Ferri rappresenta un pittore che dipinge la classicità, il nudo senza discostarsi dalla realtà contemporanea, un legittimato che supera l'idea che moderno è solo chi conduce ricerche di avanguardia, un'artista dalla sessualità ambigua, apparentemente accademico ma in realtà trasgressivo, riconducibile sia ai Preraffaelliti sia a Bouguereau. Le sue opere si integrano perfettamente con lo spazio in cui sono esposte perchè Roberto rappresenta un diretto seguace di Riccardo Tommasi e in generale di quella corrente di Pittori Moderni della Realtà (Annigoni, Serri, Acci) attiva fino al 1949 e poi emarginata dal panorama della Storia dell'Arte sia italiana che fiorentina'.

Le quindi opere, esposte nell’ex atelier dello scultore e pittore Marcello Tommasi, riprendono quella tradizione figurativa, caposaldo dell’arte italiana, riletta però attraverso interpretazioni contemporanee.

Roberto Ferri si fa conoscere dal grande pubblico grazie ai dipinti delle quattordici stazioni della Via Crucis, commissionatigli per la restaurata cattedrale di Noto, ed esposti l’anno successivo a Palazzo Grimani a Venezia.

Si ispira ai pittori del barocco, in particolare Caravaggio, ed altri antichi maestri del Romanticismo, dell'Accademismo e del Simbolismo, quali: David, Ingres, Girodet, Gericault, Gleyre, Bouguereau, Moreau, Redon, Rops, ed altri. Le sue opere sono già presenti in tutto il mondo in importanti collezioni pubbliche e private.

 

 






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