ANNO 14 n° 109
Isis lancia nuovo messaggio: 'Uccidete tutti i miscredenti'
22/09/2014 - 09:28

'Uccidete i miscredenti in qualunque modo' e 'attaccate i civili'. E' l'ultimo terrificante appello lanciato ai jihadisti dal portavoce dell'Isis Abu Muhammed Al Adnani in un lungo messaggio audio - 42 minuti - pubblicato ieri sera su Twitter e riportato dai media internazionali. Le nuove minacce dell'Isis riguardano tutti i Paesi che sostengono le operazioni militari di Stati Uniti e Francia in Iraq. 'Se potete uccidere un miscredente americano o europeo - soprattutto uno sporco francese - o un australiano o un canadese, uccidetelo in qualunque modo possibile e immaginabile', dice nell'audio messaggio il portavoce dell'Isis.

 

Cresce l'emergenza umanitaria legata ai profughi in fuga dalla violenza. Sono 100mila i curdi fuggiti in questi giorni dalla Siria in Turchia sotto la minaccia dei jihadisti dello Stato islamico (Isis). Lo ha annunciato l'Alto commissariato Onu per i rifugiati.

 

'Il governo turco ha annunciato e confermato che i curdi arrivati in Turchia in questi giorni sono 100.000', ha spiegato una portavoce dell'Unhcr. Venerdì la Turchia ha aperto i suoi valichi di frontiera ai curdi in fuga dall'enclave di Kobane/Ayn Arab, assediata dai jihadisti. Ieri al confine ci sono stati scontri tra polizia e manifestanti curdo-turchi e le autorità locali hanno deciso di chiudere i valichi frontalieri, costringendo migliaia di civili a rimanere intrappolati in territorio siriano a ridosso dei reticolati turchi.

 

Il Pkk ha chiesto a tutti i curdi di Turchia di andare a combattere contro i jihadisti dello Stato islamico in Siria. 'Il giorno per la gloria e l'onore è arrivato. Non ci sono più limiti alla resistenza', è scritto in un comunicato del Partito dei lavoratori curdi in cui si parla di 'mobilitazione'. Due giorni fa centinaia di miliziani curdi del Pkk erano entrati in Siria per sostenere i curdo-siriani di fronte all'offensiva dei jihadisti dell'Isis nella regione di Ayn Arab/Kobane al confine con la Turchia.

ansa.it






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