ANNO 14 n° 116
La Konz chiude, 121 lavoratori in mobilitą
La catena di negozi di alimentari toscana con sede anche a Grotte S.Stefano
21/04/2014 - 10:17

AREZZO - 121 dipendenti della Konz in mobilità. La catena di negozi alimentari aveva fatto da tempo richiesta di concordato preventivo e nel frattempo i dipendenti, dislocati nei punti vendita di Arezzo Firenze, Livorno, Grosseto, Viterbo e Perugia, erano stati messi in cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività. Misura che sarebbe scaduta il 28 aprile. A renderlo noto è il quotidiano La Nazione.

L’azienda, nata nell’800 ad Arezzo, nel momento di massima espansione contava ben 54 stabilimenti tra Toscana e Lazio, tra cui una sede anche a Grotte Santo Stefano. L’accordo sulla mobilità si è reso necessario perché prima della data di scadenza ci sarà un altro appuntamento in tribunale. ''Il piano per il concordato preventivo - ha spiegato alla Nazione Marco Guadagni della federazione del commercio della Cgil - è stato messo in votazione dai creditori, dieci giorni fa c’è stata l’ultima udienza e il giudice ha ritenuto congrue le cifre presentate. Le operazioni si chiuderanno alla mezzanotte di martedì prossimo, quindi mercoledì sapremo il risultato. Da parte nostra ci aspettiamo che il piano presentato permetta di riassorbire il maggior numero di lavoratori possibile, ci sono infatti due società interessate a rilevare i rami di azienda ed è su loro che i lavoratori ripongono le loro speranze. Non è realistico sperare che vengano riassorbiti tutti i dipendenti, in questa fase la priorità è aspettare che il concordato venga approvato, in caso di fallimento, infatti, i crediti da lavoro dipendente non sono garantiti al 100%, mentre in una procedura di concordato vengono recuperati per intero’’.

La chiusura della storica azienda aretina rappresenta un pezzo di storia che se ne va, per colpa di una crisi che non lascia più scampo a nessuno. ‘’Da un lato c’è il calo generale dei consumi — continua Guadagni a La Nazione — che ormai ha intaccato anche quelli alimentari, per dire di quanto grave sia la situazione. Dall’altro il sistema bancario ormai ha chiuso i cordoni della borsa e questo è un grosso problema per le aziende medio-piccole. Lo strumento dell’anticipazione bancaria era fondamentale per garantire la sopravvivenza di questo tipo di aziende. Dal momento in cui questa anticipazione l’imprenditore si trova in crisi di liquidità, non riesce più a far fronte ai crediti e questi sono i risultati. Oggi accade a Konz ma è accaduto a tante altre realtà e non è ancora finita. La grande distribuzione agisce per canali diversi, difficilmente avrà di questi problemi ma per i piccoli è ancora notte fonda’’.






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