ANNO 14 n° 116
La mostra ''Principi Immortali, fasti dell'aristocrazia etrusca a Vulci'' a Bruxelles
Dal 7 ottobre all'11 gennaio 2015
30/09/2014 - 12:08

BRUXELLES - Dal 7 ottobre 2014 all’11 gennaio 2015 il Museo del Cinquantenario di Bruxelles ospiterà, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica italiana, l’Alto Patrocinio del Parlamento europeoe con il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia a Bruxelles, la mostra “Principi Immortali. Fasti dell’aristocrazia etrusca a Vulci”. L’evento è stato possibile grazie all’ospitalità del Museo del Cinquantenario, alla collaborazione tra l’Ambasciata d’Italia in Belgio, la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria meridionale,il Ministero italiano per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo e l’Accademia Belgica a Roma e grazie al contributo della Regione Lazio e del Comune di Montalto di Castro. La giornata inaugurale prevede un fitto programma che comprende il Convegno Scientifico“Aux sources de la civilisation européenne: les Etrusques”.

Il semestre italiano di Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea è l’occasione ideale per presentare ad un pubblico europeo la sorprendente personalità di un ricco ed ignoto principe etrusco dell’opulenta città di Vulci.Nella primavera del 2013 la Soprintendenza,tra le molte sepolture della Necropoli detta dell’Osteria, ha fatto riemergereuna tomba monumentale che ha restituito le preziose mani in lamina d’argento ed oro, unicoresto della pregiata statua deposta come simulacro del principe defunto nella tomba di famiglia scavata nella roccia.Dal passato riaffiorano le vesti e gli ornamenti in materiali preziosi, i sontuosi vasi da banchetto, i carri e le bardature per i cavalli, che accompagnavano i principi etruschi nei momenti più importanti della loro vita e li seguivano fedeli nell’ultima dimora. Dall’Etruria Meridionale giunge così, dritta al cuore dell’odierna Europa,l’immagine di una società antica singolarmente avanzata, in grado di coniugare i propri valori con la capacità di accogliere, scambiare, condividere la cultura del Mediterraneo.

Bruxelles sarà il coronamento del viaggio che il principe e il suo straordinario corredo funebre hanno intrapreso con la prima esposizione al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma e proseguito con successo a Vulci, al Castello della Badia, nei luoghi dove il principe e la sua famiglia hanno vissuto.

La scoperta si caratterizza non solo per lo splendore degli oggetti ma soprattutto perchè gli studi e le analisi avviate hanno consentito di aprire nuovi scenari sul paesaggio della Vulci del VII sec. a. C. e sulle complesse tecnologie elaborate in un così lontano passato.

La ricerca e la mostra si collocano all’interno di un rapporto istituzionale di stretta collaborazione tra la Soprintendenza e gli Enti Locali che da anni lavorano insieme allo sviluppo del Parco di Vulci. In questo quadro si sono inseriti gli insostituibili apporti dell’Istituto Superiore Centrale per il Restauro (MIBACT) e dell’Accademia di Belle Arti “Lorenzo da Viterbo” (Viterbo) che hanno restaurato ed analizzato la quasi totalità degli oggetti del corredo. L’eccezionalità del ritrovamento ha stimolato la progettazione di una mostra che illustra a tutto tondo i risultati raggiunti dalla ricerca sul sito. Grazie al suggestivo allestimento della mostra, realizzata con criteri divulgativi moderni per permettere la migliore fruizione dei reperti, i visitatori potranno immergersi in un tempo perduto, conoscere i rituali antichi di passaggio all’Aldilà, percepire le magiche atmosfere del paesaggio di Vulci, rimasto incontaminato dopo millenni e cogliere, così, la suggestione di un mondo antico radicato nel cuore profondo della nostra cultura europea.

L’importanza dell’intera operazione ed i risultati scientifici e storici che ne sono scaturiti hanno indotto l’Ambasciata ad inserire l’esperienza tra gli esempi delle eccellenze tecnologico-scientifiche italiane della rassegna TechItaly2014.

 






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