ANNO 14 n° 107
L'A.pro.d.u.c. dedica un documentario all'Università Agraria di Tarquinia
Il video sarà presentato il 18 ottobre, in anteprima, all'11ª edizione del Festival delle Terre
16/10/2014 - 20:05

TARQUINIA - Sabato 18 ottobre alle ore 17, nell'ambito dell'11ª edizione del Festival delle Terre, presso Il Nuovo Cinema Aquila di Roma, sarà proiettato un documentario realizzato dall'A.pro.d.u.c. dedicato all'Università Agraria di Tarquinia. Un'anteprima, visto che la proiezione, in forma integrale e ufficiale del documentario intitolato Usi civici: Terre nostre, avverrà nel corso della XX Riunione Scientifica del Centro Studi e Documentazione sui Demani Civici e le Proprietà Collettive dell'Università di Trento, il prossimo 20-21 novembre. Ancora una volta l'Università Agraria di Tarquinia viene rappresentata e percepita, da esperti della materia, come un modello gestionale da seguire. Un esempio di come innovazione e storia possano coesistere, pur in un ambito che soffre la totale assenza di adeguamenti legislativi, rispetto a norme che sono spesso precedenti alla Costituzione stessa. Un interesse, quello sulle proprietà collettive, che sta crescendo. Decisivo in questo senso il premio Nobel per l'Economia riconosciuto ad Elinor Ostrom nel 2009. Oltre la proprietà pubblica e prima di quella privata, la proprietà collettiva è oggi oggetto di riflessione e studio. Nel dibattito in corso non mancano sentenze importanti tanto della Corte Costituzionale, quanto della Corte di Cassazione, che riconoscono alle proprietà collettive importanza sociale, economica ed ambientale. L'intervento del legislatore in tema di IMU è un altro segnale di grande interesse: l'esenzione dal tributo per le proprietà collettive è la dimostrazione della loro utilità. Ancora una volta è stato fondamentale il ruolo dell'Università Agraria di Tarquinia come attestato dalla Consulta Nazionale delle Proprietà Collettive. Spesso l'esperienza di Tarquinia è oggetto di valutazioni positive unanimemente riconosciute e indicata come punto di riferimento, elemento positivo per la nostra collettività. Di recente anche le Regioni hanno ripreso a occuparsi della materia. Nel Lazio sarebbe opportuna una legge di riordino che vada oltre i pregiudizi rendendo effettiva la valorizzazione di queste realtà.






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