Riceviamo e pubblichiamo
Rifondazione comunista della Tuscia ha partecipato alla manifestazione della Cgil del 25 ottobre a Roma portando un contributo importante in termini di partecipazione: tante e tanti compagni da tutti i territori, tanti amministratori che vivono quotidianamente il dramma dei tagli del governo, ma soprattutto tante e tanti giovani che hanno animato il corteo e che hanno manifestato per riprendersi il proprio futuro.
La manifestazione infatti segna anche la ripresa delle lotte. L’articolo 18 non si tocca. Bene ha fatto la Cgil a chiedere la patrimoniale, la lotta all’evasione fiscale, un piano del lavoro e un nuovo intervento pubblico in economia.
La società italiana, i sindacati, le persone e particolarmente i giovani, hanno assoluta ragione nel manifestare per difendere i diritti nelle relazioni di lavoro. Ora è il momento della verità: non possiamo uscire dalla crisi basandoci sulle falsità che ci hanno portato fin qua.
L’uscita dalla crisi ci sarà solo con una società in piedi e forte. Uscire dalla crisi non significa quindi vedere il miglioramento degli indici economici e i diagrammi con frecce che si alzano. Uscire dalla crisi significa il diritto di tutti ad un lavoro dignitoso, il diritto all’istruzione, la salute e l’assistenza sociale.
Questo fiume rosso che si è riversato per le strade di Roma ci indica che siamo solo all'inizio, ripristinare le relazioni di lavoro che sono state cancellate, insieme alla lotta per affrontare la crisi umanitaria e far ripartire l’economia e regolare il debito a livello europeo, sono parte dell’agenda del progetto politico alternativo della Sinistra. Il loro successo è un compito comune per tutti le lavoratrici e i lavoratori, sono battaglie di tutti noi. La solidarietà è la nostra arma.
Il segretario del Partito della Rifondazione Comunista Federazione di Viterbo,
Stefano Troncarelli