ANNO 14 n° 110
Lega federalista: ''Intollerabile chiusura dei presidi locali di polizia postale e polfer''
26/11/2014 - 17:26

VITERBO - Umberto Fusco contro il provvedimento del governo che vuole la soppressione di 267 uffici di polizia postale, ferroviaria, stradale e di frontiera. Tra questi anche i presidi di polizia postale di Viterbo e la postazione polfer alla stazione di Porta Fiorentina.

Una scelta inaccettabile per il coordinatore di lega Federalista con Matteo Salvini.

Questa mattina il Sap, sindacato autonomo di polizia, ha protestato sotto ai portici di Palazzo dei Priori a Viterbo. Una manifestazione per dire no al taglio.

“Come Lega – dice Fusco -, siamo vicini agli agenti che oggi erano in piazza per esprimere il loro disappunto. Si vanno a toccare due uffici di importanza strategica per la sicurezza dei cittadini e di fronte a ciò non si può rimanere immobili”.

Fusco ci va giù duro. “Il piano di razionalizzazione dei presidi sul territorio, come lo chiama il governo, non è che una chiusura senza senso. Non possiamo essere d'accordo con questo provvedimento. Il lavoro degli agenti di polizia postale è necessario, specie ai giorni d'oggi, con il dilagare dei crimini informatici dovuti all'uso incontrollato di Internet. Lo stesso vale per la polizia ferroviaria senza la quale verrebbe a mancare un supporto di controllo sulla tratta per Orte e per la Capitale che è, invece, da tenere sotto controllo”.

Per Fusco, la razionalizzazione deve essere fatta secondo una logica, facendo sì che la presenza delle forze dell'ordine sul territorio diventi capillare. “Siamo d'accordo a eliminare gli sprechi pubblici, ma non sulla pelle dei cittadini. E' assurdo ascoltare le dichiarazioni del premier Renzi e di alcuni suoi esponenti sull'eccessiva presenza delle forze dell'ordine che quotidianamente lavorano per garantire l'incolumità della gente. Non possiamo non opporci a tutto ciò. Sono vicino agli agenti che ogni giorno scendono in campo per proteggerci pur di fronte a innumerevoli rischi – conclude Fusco – e a loro va la mia vicinanza e la disponibilità a rendermi utile per contribuire alla loro battaglia”.

 






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