ANNO 14 n° 117
Nato questa mattina
un bambino all'ospedale
di Acquapendente
Il piccolo, nato pretermine, si trova ora presso la terapia intensiva di Belcolle
20/03/2012 - 15:52

VITERBO - Alle 9,42 di questa mattina, martedì 20 di marzo, presso la struttura sanitaria di Acquapendente è nato un  maschietto dal peso di due chili e 220 grammi.

Circa venti minuti prima, infatti, una donna rumena di 41 anni, residente a San Lorenzo Nuovo, alla 31esima settimana di gravidanza, si era presentata al Primo soccorso di Acquapendente lamentando dei forti dolori.

Prontamente sono intervenuti il ginecologo Stefano Vitali, l’ostetrica Micaela Sanitate e l’anestesista Muzzi che, dopo aver accertato l’imminente parto, hanno assistito la donna nella nascita del piccolo.

Il parto pretermine si è rivelato di una certa complessità essendo il piccolo in posizione podalica. Mamma e figlio, come prevedono le procedure aziendali pensate per fronteggiare questi casi di urgenza, successivamente sono stati trasferiti in due ambulanze presso il Complesso ospedaliero di Belcolle. Nel mezzo che ha trasportato il bambino, oltre all’incubatrice mobile, erano presenti un neonatologo e un’infermiera.

Il piccolo, visti la gravidanza precoce e il peso relativamente esiguo, si trova ora nella Terapia intensiva di Belcolle. Le sue condizioni sono buone ed è stato chiamato Stefano, come il ginecologo che lo ha fatto nascere.

''Questa volta c'è stato il lieto fine- ha commentato il capogruppo del Pd al consiglio regionale, Esterino Montino -. Stefano, infatti, è stato salvato dal caso. Fosse stato la sera, fosse stato domani, forse  non ce l’avrebbe fatta. O forse sarebbe nato dentro un’ambulanza, in una delle curve che da Acquapendente portano a Viterbo in un’ora di viaggio. È andata bene, Stefano è nato ad Acquapendente in barba alle decisioni della Presidente Polverini''.

''Gli facciamo tanti auguri e anche alla sua mamma fortunata quanto lui - ha aggiunto -. Però una domanda si pone ed è drammatica: è normale che nell’anno di grazia 2012 per nascere in un paese di 6000 abitanti della regione italiana seconda per prodotto interno lordo e che ospita la Capitale d’Italia, si possa contare solo sulla buona stella? Forse è il caso di rivedere le scelte sull’ospedale di Acquapendente, e prima che sia troppo tardi. Prima che vi capiti un paziente senza stelle amiche, per intenderci''.






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