ANNO 14 n° 88
Architetto scomparso
Negativi tutti gli esami
tossicologici su Catalani
20/04/2014 - 05:00

SORIANO NEL CIMINO – Hanno doto tutti esito negativo gli esami tossicologici eseguiti su Leonello Catalani, l'uomo residente a Sant'Eutizio, frazione di Soriano nel Cimino, misteriosamente scomparso il 17 novembre 2013, il cui cadavere è stato trovato sulle sponde del lago di Vico il primo gennaio scorso. E' quanto è emerso dagli accertamenti disposti dalla procura della Repubblica di Viterbo per verificare se il 54enne, architetto, insegnante all'Istituto Midossi di Civita Castellana, avesse fatto uso di droghe, alcol o psicofarmaci prima di far perdere le proprie tracce. L'esito negativo degli esami tossicologici lascia avvolta dal mistero la sua improvvisa scomparsa e, soprattutto, i motivi che potrebbero averlo indotto a suicidarsi gettandosi nel lago di Vico.

L'autopsia eseguita il 7 gennaio, sebbene la relazione definitiva del medico legale non sia stata ancora consegnata al Pm Renzo Petroselli, titolare dell'inchiesta, ha svelato che sul corpo di Catalani non c'era alcun segno di violenza o di trascinamento del corpo, che il decesso è stato causato da insufficienza cardiorespiratoria provocata da annegamento. La morte, ad avviso del perito, risalirebbe al giorno stesso della scomparsa e il suo corpo sarebbe rimasto sempre in acqua finché, il giorno di Capodanno, spinto dalle correnti, non è riemerso nei pressi di un canneto, dove è stato avvistato da un gruppo di persone e quindi recuperato.

A questo punto restano tutte da chiarire le ragioni del probabile suicidio. Catalani non aveva alcun problema economico, viveva da solo in una villetta ben arredata e, sia secondo i suoi colleghi che gli studenti, era un uomo sereno, dalla vita tranquilla, legatissimo agli anziani genitori e gli altri famigliari. Insomma, nulla avrebbe potuto far presagire un malessere interiore così acuto da spingerlo al suicidio, tranne alcuni scritti che aveva riposto tra le pagine di suoi libri, nei quali parla del suicidio di un uomo e del successivo ritrovamento del suo cadavere che ricorda in modo impressionante il tragico epilogo della sua vicenda. Secondo gli inquirenti, in quegli ''scritti particolari, l'architetto aveva appuntato pensieri e riflessioni e, soprattutto, le sue intenzioni''.

Ma c'è anche un altro aspetto della vicenda che non ha ancora trovato risposta: l'auto di Catalani, una Peugeout 206 station wagon, fu ritrovata da una pattuglia dei carabinieri nelle campagne di San Martino al Cimino, in una località distante circa 10 chilometri dal lago di Vico. Quindi l'uomo si è recato a piedi fino al punto in cui si è gettato in acqua, oppure ha chiesto e ottenuto un passaggio da qualche automobilista? Le scarpe che indossava quando è scomparso, che avrebbero potuto aiutare a chiarire la circostanza, non sono mai state ritrovate. Né l'ipotetico automobilista che potrebbe avergli dato un passaggio si è presentato alle forze dell'ordine, nonostante il clamore mediatico avuto dalla vicenda.

Nei prossimi giorni, il medico legale che ha eseguito l'autopsia consegnerà il proprio referto al pubblico ministero; a quel punto il quadro sarà completo e probabilmente il fascicolo verrà archiviato come l'ennesimo caso di suicidio.

Facebook Twitter Rss