ANNO 14 n° 111
Nuova Macchina S. Rosa, Rischio logoramento per la maggioranza
Dopo la nota inviata dai facchini
27/10/2014 - 10:07

di Roberto Pomi

VITERBO - Strappo col Sodalizio e tensioni nella maggioranza Michelini. Un fine settimana, quello appena trascorso, da dimenticare. I sorrisi dello scorso dicembre a Baku e quelli della conferenza romana (la prima della storia) di presentazione della Macchina di Santa Rosa 2014 sono archiviati. Ora sul filo che unisce i facchini a Palazzo dei Priori c’è tanto sapone e il rapporto si fa scivoloso e carico di possibili conseguenze nefaste. Sabato sera i cavalieri di Rosa hanno pubblicato sul proprio profilo facebook e sul loro sito ufficiale una nota durissima. Le reazioni, nei diversi cantoni della maggioranza, non sono tardate.

In molti, tra i consiglieri che sostengono l’attuale amministrazione, hanno storto il capo. In pratica esistono due filoni di pensiero. Chi ritiene che il Sodalizio sia in pieno delirio d’onnipotenza e vada stoppato e chi avrebbe evitato tutto questo casino. Di certo a rimetterci è la città di Viterbo, che si trova a gestire – sul fronte Santa Rosa – una delle pagine più buie della sua storia recente. Il sindaco Leonardo Michelini, accusato da diversi di aver prima promesso (si parla di una promessa fatta al presidente del Sodalizio, la notte del trasporto della Minimacchina del Pilastro in un bar del quartiere, davanti a un caffè) e poi nei fatti ritrattato la partecipazione di un rappresentante dei facchini all’interno della commissione che deciderà il nuovo modello del ''campanile che cammina''. Il primo cittadino fa il pompiere, mestiere per il quale risulta essere ultimamente particolarmente portato. Stempera e preferisce non parlare. “Le parole in questi casi rischiano di essere benzina”, può essere sintetizzato così il suo pensiero. Preferisce lavorare e trovare una soluzione operativa, anche se allo stato dell’arte non risulta chiaro quale potrebbe essere.

All’interno della maggioranza, e anche all’interno dello stesso Partito Democratico, ci sono diverse sensibilità sulla vicenda. Netta la posizione di Viva Viterbo, unica forza a cui in sostanza i facchini hanno riconosciuto un diverso atteggiamento. Un distinguo non da poco. Le prossime ore saranno decisive per capire come andrà a finire il braccio di ferro, anche se è difficile ipotizzare una ricongiunzione.





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