ANNO 14 n° 88
Ospedale, odg votato all'unanimità
L'intervente dell'onorevole Terrosi
21/08/2014 - 17:29

ACQUAPENDENTE - La discussione animata e costruttiva tenutasi martedi scorso durante il consiglio comunale aperto ha portato ad approvare all'unanimità un ordine del giorno con il quale si da mandato al sindaco di procedere con il ricorso al Tar avverso il provvedimento emanato in data 5 agosto dalla Regione Lazio, con il quale la struttura ospedaliera di Acquapendente viene ulteriormente penalizzata.

'Il ricorso al Tar riguarderà il mancato inserimento, all'interno del decreto del Commissario ad Acta pubblicato sul Burl del 5 agosto, della nostra struttura tra i presidi di zone particolarmente svantaggiate', commenta l'onorevole Terrosi 'tra le quali invece vengono ricomprese quelle di Bracciano, Monterotondo e Subiaco. Ricordo che per i presidi di zone particolarmente svantaggiate, ai sensi del cosiddetto Decreto Balduzzi, sono previsti un numero di posti letto di medicina generale pari a 20, una chirurgia elettiva ridotta che effettua interventi in day surgery o eventualmente in week surgery e un pronto soccorso presidiato da un organico medico dedicato alla Emergenza-Urgenza'.

'In questi anni', continua Terrosi, 'a partire dalla emanazione del decreto 80/2010 il Consiglio Comunale di Acquapendente ha deliberato numerosi atti votati alla unanimità e sostenuti dai Sindaci del comprensorio, nei quali le richieste avanzate, sulla base delle necessità del territorio, vanno proprio nel senso previsto dal già citato decreto Balduzzi. Non comprendiamo quindi perchè in questa occasione il presidio di Acquapendente non sia stato inserito tra quelli ricadenti in zone particolarmente svantaggiate, pur avendone tutte le caratteristiche'. Nell'ordine del giorno approvato viene data mandato al sindaco di procedere ad azioni comuni con il Comune di Amatrice, l'altro pesidio non considerato in zona svantaggiata. 'Anche il presidio di Amatrice' precisa l'onorevole Terrosi, 'è uno di quelli per i quali già i decreti precedenti prevedevano la possibilità di deroghe data l'ubicazione in una zona disagiata. Nei diversi atti presentati dalla sottoscritta in sede di Commissione parlamentare competente, è stato sempre richiesto che tutti i presidi ubicati nelle aree svantaggiate della Regione Lazio per viabilità e per distanza dai Dea di riferimento, fossero trattati allo stesso modo, cioè prevedendo una dotazione efficace a garantire il diritto alla salute. Il consiglio comunale ha dichiarato nell'ordine del giorno approvato, la disponibilità a rassegnare le proprie dimissioni se il diritto alla salute del nostro territorio non sarà garantito in modo adeguato. Un atto politico che, già nella intenzione, sottolinea la assoluta gravità della situazione'.

 

 

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