ANNO 14 n° 115
Palazzo dei Priori
Sindacati all'attacco
su gestione personale
08/07/2014 - 17:31

VITERBO - I sindacati della funzione pubblica sono sul piede di guerra. Motivo del contendere la gestione del personale del Comune di Viterbo. Il cambio dei dirigenti e i continui trasferimenti da un settore all'altro dei dipendenti non rendono la vita facile ai lavoratori. Il tutto ha una sola conseguenza: l'erogazione dei servizi è insoddisfacente e i cittadini scaricano la responsabilità sui lavoratori stessi.

Tre sono i settori più critici: l'asilo nido comunale, la Polizia Locale e il settore tributi.  ''Abbiamo più volte chiesto di dialogare con gli assessori competenti e con il sindaco – dicono in coro Vincenti, Trapè, Corbucci e Guadagno rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Diccap – ma non ci è mai stata data una risposta. Un mese fa abbiamo anche inviato una lettera ufficiale e anche in questo caso nulla di fatto. Pertanto abbiamo deciso di informare la cittadinanza attraverso la stampa. Siamo disponibili a discutere dell'organizzazione del personale in qualsiasi momento e qualora venga meno il confronto siamo pronti ad ogni azione necessaria per garantire il personale''.

I sindacati scendono nel particolare: ''Di fronte alle evidenti difficoltà – spiegano - molto spesso la soluzione trovata dai dirigenti ha consistito nello spostare da un servizio all'altro un o una dipendente, spogliando un altare per rivestirne un altro, come nel caso dei servizi tributi e demografico. Anche per quanto riguarda le problematiche della Polizia Locale, per le quali sembrava si fosse finalmente avviata una trattativa seria, la stessa, dopo una serie di rinvii si è interrotta. Il progetto riguardante il servizio serale e notturno nel periodo estivo è stato approvato senza neanche il nostro coinvolgimento''.

Altra nota dolente è l'asilo nido comunale: ''Fino al 2005 era il fiore ma siamo costretti a constatare che è stato abbandonato a se stesso, tant’è che da circa 150 bambini che lo frequentavano ad oggi se ne contano una sessantina. Tra l’altro è stato approvato un regolamento senza ascoltare chi effettivamente svolge quel delicato lavoro, non considerando la funzione peculiare delle educatrici che giornalmente prestano la loro opera con grande senso di responsabilità e professionalità a favore di un’utenza debole, che va garantita e tutelata particolarmente in questa delicata fase formativa, determinante per lo sviluppo della personalità e della crescita armonica dei bambini''.

I quattro sindacalisti addebitano i disservizi alla cattiva gestione del personale: ''Capiamo le difficoltà dovute alla carenza di personale conseguenti alle leggi che non consentono il turn over ma resta sullo sfondo la a mancanza di una seria politica di gestione delle risorse umane pertanto siamo pronti ad ogni azione necessaria a garantire il personale''.







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