ANNO 14 n° 111
Su Viterbopost.it
Petroselli, l'amore
e la morte di Togliatti
19/04/2014 - 02:00

VITERBO - La morte e l’amore. La profonda tristezza e le parole dolci ad Aurelia, la donna che sarebbe diventata sua moglie. E’una lettera unica, quella che Luigi Petroselli scrive da Viterbo il 21 agosto 1964. Già soltanto per la data, perché in quel giorno muore Palmiro Togliatti, Il Migliore, il segretario del Pci, partito di cui Petroselli è funzionario e del quale diventerà più tardi una figura di primo piano, amatissimo sindaco di Roma. Una lettera di cinquant’anni fa, conservata nella casa romana di Petroselli e pubblicata ieri dal Corriere della Sera.

Scrive Petroselli, sotto la data e l’intestazione Viterbo: ''Aurelia amore, Togliatti è morto. Ti scrivo alla fine di una giornata che mi ha impegnato a fondo attraverso un'emozione profonda che talvolta è perfino smarrimento e costernazione''. Già, Togliatti è morto, dopo l’ictus che lo aveva colpito mentre era in vacanza a Yalta, in Crimea, insieme alla compagna – di nome e di fatto – Nilde Iotti. Lui, Luigi, Gigetto, Luigino, aveva trentadue anni, e trova la forza e le parole per descrivere alla donna che ama, Aurelia, quel giorno.

CONTINUA A LEGGERE SU VITERBOPOST.IT






Facebook Twitter Rss