ANNO 14 n° 115
Polfer e postale a rischio chiusura, Sap lancia appello autoritą politiche
07/03/2014 - 16:09

VITERBO – Una lettera per scongiurare la chiusura delle sezioni della polizia postale e della polizia ferroviaria è stata inviata dal sindacato autonomo della polizia (Sap) al presidente della Regione Nicola Zingaretti, al senatore Ugo Sposetti, agli onorevoli Donatella Ferranti, Alessandra Terrosi, Giuseppe Fioroni, Alessandro Mazzoli, Massimiliano Bernini, al presidente della Provincia Marcello Meroi, al sindaco Leonardo Michelini, al prefetto e al questore Antonella Scolamiero e Gianfranco Urti.

Nell’appello, il segretario provinciale Giovanni Coscetti ribadisce l’indispensabile apporto di sicurezza che la polizia postale garantisce alla comunità, con la lotta al crimine informatico nei reati contro la pedopornografia e le truffe web che colpiscono i cittadini. ‘’Un punto di riferimento nella provincia, - scrive il sindacato - che oggi rappresenta un’eccellenza nel campo. Secondo la Sap, la soppressione determinerà un’inevitabile diminuzione del livello di sicurezza telematica a fronte di risparmi non ancora ben definiti.’’

La richiesta fa seguito piano di razionalizzazione del Ministero dell’Interno che prevede, entro l’estate, la chiusura di alcune sedi della polizia postale, presidi Polfer e distaccamenti della polizia stradale.

‘’Per quanto riguarda la sezione della polfer, - si legge nella nota - il personale effettua continui pattugliamenti sui treni e in dodici stazioni, sulle importanti tratte Viterbo-Roma e Viterbo-Orte. Tali tratte sono utilizzate quotidianamente da moltissimi viterbesi che si recano nella Capitale e i servizi della Polfer garantiscano sicurezza e tranquillità ai pendolari e agli altri passeggeri. Si tratta di un’attività che difficilmente potrà essere espletata da altri uffici di polizia o dalle altre forze dell’ordine dislocate sul territorio. Evidenziamo – prosegue - che i due presidi che rischiano la chiusura sono a costo zero per la nostra amministrazione: strutture e mezzi sono a carico di ferrovie dello Statp e Poste italiane, quindi in questo caso parlare di razionalizzazione e risparmio non coincide con la realtà. Oggi dovremmo parlare di accorpamento delle molteplici forze dell’ordine che operano sul territorio con competenze che spesso si sovrappongono. Facciamo appello – conclude il sindacato - alle singole autorità affinché facciano presente all’amministrazione centrale il merito e l’importanza dei singoli uffici di polizia in procinto di chiudere, evitando così una perdita di professionalità per la polizia di Stato e una notevole diminuzione di sicurezza per tutti i cittadini viterbesi’’.

 






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