ANNO 14 n° 109
Potrebbe essere del secondo marito l'altro scheletro rinvenuto nella nicchia
Oggi sopralluogo dei tecnici delle soprintendenze nell'ex chiesa dell'immacolata
E' il primo passo per accertare se i resti umani trovati siano della ''Venere papale''
18/11/2014 - 00:01

CARBOGNANO – Se i resti umani rinvenuti in una nicchia nell’ex chiesa dell'Immacolata fossero davvero di Giulia Farnese, di chi potrebbe essere l'altro scheletro trovato nel medesimo luogo? La risposta al quesito potrebbe essere più semplice di quanto si potrebbe immaginare: del secondo marito de ''la Bella'', Giovanni Maria Capece detto Bozzuto. Un rilevante indizio a questa tesi si può trovare proprio nel testamento del nobiluomo (trascritto dallo storico Fabiano Tiziano Fagliari Zeni Buchicchio), il quale lasciò scritto di voler essere seppellito nell’isola Bisentina. Nello stesso luogo scelto dalla moglie Giulia Farnese. Un desiderio che non si è concretizzato né per l'una né per l'altro. Nell'isola, infatti, non è mai stata trovata alcuna traccia della loro tomba.

La vulgata dell'epoca vuole che Giavanni Maria Capece fosse soprannominato Bozzuto per il suo attributo virile fuori dal comune. Alcune maligne, o invidiose, cortigiane sparsero la voce che solo quel motivo avesse spinto Giulia Farnese a sposare il giovane napoletano. Le solite maligne, o invidiose, aggiungevano che quando lei scoprì la dotazione nei limiti della normalità del novello sposo, ci rimase talmente male da ipotizzare l’annullamento del matrimonio. Sulla faccenda c’è un’altra versione più verosimile: l'enorme bozzo sopra il cavallo delle brache di Capece, oggi si direbbe ''pacco'', altro non sarebbe stato che una voluminosa e fastidiosa ernia. In realtà, il matrimonio tra Giulia Farnese e il giovane napoletano fu tutto sommato felice. I due vissero a lungo nel castello di Carbognano e, come detto, entrambi, nei rispettivi testamenti, espressero il desiderio di essere sepolti nell'isola Bisentina.

Un indizio, quello delle ossa del marito, che potrebbe essere preso in considerazione dall'équipe di esperti (archeologi, antropologi e storici dell'arte) che questa mattina ispezionerà il luogo del rinvenimento, avvenuto mercoledì della scorsa settimana. Secondo l'archeologa Laura D'Erme, bisognerà valutare se si tratta di ossa in connessione e quindi di vere o proprie sepolture, oppure se la nicchia sia stata usata come un ossario. Inoltre andrà valutato se sono ossa di donna o di uomo. Gli archeologi eseguiranno anche una verifica della stratigrafia muraria della nicchia al fine di valutare la cronologica della sepoltura. Qualora i risultati fossero incoraggianti, le ossa sarebbero trasportate nei laboratori specialistici di antropologia del Museo Pigorini di Roma per uno studio più approfondito.

Ma perché non è stato esaudito il desiderio di Giulia Farnese e del secondo marito di essere sepolti in mezzo al lago di Bolsena? Anche in questo caso la risposta potrebbe essere più semplice del previsto. Quando Alessandro Farnese fu eletto papa con il nome di Paolo III, Giulia era morta da dieci anni, ma a Roma era ancora vivissimo il ricordo del ruolo non proprio commendevole che ella aveva svolto per fargli concedere la porpora cardinalizia da Alessandro VI Borgia. Non a caso fu ribattezzata ''Venere papale'' e ''Sposa di Cristo''.

Per i Farnese era quindi indispensabile far cadere nell’oblio la relazione tra Borgia e Giulia. Inoltre, lo stesso Paolo III, almeno fino all'ascesa al soglio pontificio, era stato un donnaiolo irriducibile, tanto da essere soprannominato ''cardinal Fregnese''. E anche questo ricordo andava sopito. Far seppellire Giulia e il marito nell’isola Bisentina, luogo di vacanza dei Farnese e dei loro ospiti avrebbe significato riaccendere quei ricordi. Dunque era meglio ignorare i loro testamenti. Dove seppellirli allora? A Carbognano, nella chiesa dell'Immacolata, che la stessa Giulia aveva fatto edificare e alla quale si dice che fosse particolarmente affezionata. Ovviamente questa è solo un'ipotesi, una pista. Solo gli esperti potranno dire se ha qualche fondamento e se meriti di essere approfondita.





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