ANNO 14 n° 88
Professionale Ivan Rossi, la Provincia mette
sul piatto 350mila euro
02/09/2014 - 12:22

CIVIITA CASTELLANA - “Gli alunni dell’istituto Ivan Rossi di Civita Castellana non perderanno nemmeno un’ora di lezione”. Come promesso, l’amministrazione provinciale ha trovato una soluzione per permettere ai ragazzi che frequentano il professionale civitonico di tornare a scuola regolarmente il 15 settembre. Dopo la chiusura della struttura per questioni di sicurezza nello scorso maggio, la Provincia ha battuto varie strade per far sì gli alunni dell’Ivan Rossi potessero tornare a frequentare regolarmente le lezioni.

“Dopo aver vagliato molte ipotesi e dopo aver coinvolto la Regione Lazio – spiega l’assessore provinciale alla Pubblica Istruzione, Andrea Danti – abbiamo deciso di procedere con una soluzione ponte che nel frattempo ci permetterà di mettere in sicurezza la struttura. La nostra amministrazione ha deciso di mettere sul piatto la somma di 350mila euro per sistemare l’edificio che, ricordo, fino a cinque anni fa era della Regione. Con la Pisana c’è stata una collaborazione proficua che alla fine ha portato alla formulazione di questa soluzione”.

L’assessore Danti spiega poi come verrà articolato l’anno scolastico: “Si partirà con la didattica – rivela - che verrà svolta il pomeriggio con gli alunni che verranno ospitati negli altri plessi, di proprietà della Provincia, esistenti nel comune civitonico; naturalmente, questioni di spazio non ci hanno permesso di svolgerle direttamente di mattina. Dal 1° gennaio, quando saranno ultimati i lavori, si riprenderà il normale svolgimento delle lezioni con l’utilizzo anche dei laboratori. Di sicuro, alla fine dell’anno gli alunni avranno svolto tutte le ore previste sia teoriche che pratiche. Ma la Provincia – continua Danti – con un altro grande sforzo si farà carico anche delle eventuali spese che riguarderanno la logistica”. 

“Attualmente si tratta della migliore soluzione possibile – chiudono i consiglieri provinciali, Francesco Urbanetti e Alberto Cataldi - anche perché, nonostante la ricerca e i tanti sopralluoghi fatti in questo periodo insieme ai tecnici della Provincia, non è stato possibile individuare altre strutture idonee che avrebbero potuto ospitare provvisoriamente le aule. E’ una soluzione che ci auguriamo venga sostenuta da tutti, per far sì che questi ragazzi possano tornare regolarmente tra i banchi di scuola”.






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