ANNO 14 n° 110
Pronto soccorso, piano per ridurre code
Visite ''rimandate'' per codici verdi e bianchi e dimissioni programmate
A Belcolle situazione meno pesante rispetto alle altre province del Lazio
17/01/2014 - 00:00

VITERBO - Visite prenotate contestualmente per i codici bianchi e verdi, meno interventi chirurgici nel weekend e dimissioni pianificate per liberare posti letto e decongestionare il sistema. Questi gli esiti della riunione sull'emergenza pronto soccorso nelle quattro province esterne del Lazio che si è tenuta ieri nella sede della giunta regionale, presieduta dalla direttrice della programmazione sanitaria Flori Degrassi e dal responsabile area programmazione rete ospedaliera Domenico Di Lallo, alla quale sono intervenuti anche il capo della cabina di regia sanitaria Alessio D'Amato e vertici delle aziende sanitarie e dei pronti soccorso di Latina, Rieti, Frosinone e Viterbo.

Dall'incontro è emerso che la situazione è perlopiù sotto controllo a Viterbo e Rieti, più critica a Frosinone mentre a Latina, dopo il picco del 7 gennaio scorso, si è tornati alla normalità.

''Il problema - ha spiegato Di Lallo al termine del vertice - va affrontato in modo sistemico e dal punto di vista dell'organizzazione''.

La decisione più significativa scaturita dal summit è l'assoluta necessità di separare i pazienti veramente critici, quelli in codice rosso o giallo, dai meno critici, codici verdi o bianchi. Per i secondi verranno pianificate una serie di visite specialistiche o diagnostiche che saranno differibili nel tempo, in modo tale da ''accompagnare'' la persona in un percorso guidato.

In sostanza, invece di sottoporsi a quegli esami non urgenti subito, il paziente potrà prenotare le prestazioni nei giorni immediatamente successivi nella stessa struttura o in altre contigue.

Verrà inoltre modificato il meccanismo delle dimissioni: quelle che vengono effettuate nel pomeriggio dovranno essere programmate in modo tale che i posti letto siano liberati fin dalla mattina'', spostando il paziente dimissionario in un ambiente protetto ma diverso dal luogo di degenza. Le Asl, tra l'altro, dovranno fare ogni sforzo per liberare i posti letto prima del lunedì, per fare in modo che all'inizio della settimana ci sia una capienza maggiore, spostando una serie di attività dal ricovero ordinario al day hospital.

Secondo i partecipanti al vertice è stata proprio una pianificazione non corretta delle dimissioni durante le feste ad aver causato situazioni critiche nei pronto soccorso, soprattutto in quello di Latina. Come esempio da seguire è stato indicato proprio quello di Viterbo, che ha messo a disposizione dei pazienti dei posti a Pediatria.

''D'ora in poi - ha aggiunto Di Lillo - va sempre applicata la logica secondo cui non deve esserci una separazione netta, ma tutti i posti letto devono concorrere a garantire la necessità di ulteriori ricoveri''.





Facebook Twitter Rss