ANNO 14 n° 117
Pubblicato il nuovo saggio di Alessandro Della Casa
L'equilibrio liberale. Storia, pluralismo e libertą in Isaiah Berlin
26/07/2014 - 16:52

VITERBO – Attuale e brillante. Il nuovo saggio di Alessandro Della Casa, dottorando di ricerca in 'Scienze storiche e dei beni culturali' all'Università degli studi della Tuscia, è un flusso liquido e capillare che si cala perfettamente nel porto sepolto della realtà italiana delle marce sul Quirinale. L'equilibrio liberale. Storia, pluralismo e libertà in Isaiah Berlin, Guida, Napoli 2014 – che segue Contro la tirannia della maggioranza. La democrazia secondo John Stuart Mill, Il prato, 2009 - , analizza in maniera lucida e con spunti di riflessione validi al punto da meritarsi il plauso di intellettuali del calibro di Giuseppe Galasso (curatore dell'edizione delle opere di Benedetto Croce e tra i maggiori storici italiani che ne ha curato la prefazione), il pensiero di Berlin, in contrapposizione con la tradizione illuministico – positivista di Hegel e Marx , accostandolo a quello del liberale italiano Nicola Matteucci, di Friedrich von Hayek, Jacob Talmon e Karl Popper. Un'esperienza di viaggio neuronale e spirituale che demolisce e riedifica, che sdogana la visione monistica della creazione di un 'paradiso in terra' attraverso la costruzione di un meccanismo perfetto, e costruisce sulla convinzione che proprio la ricerca di una soluzione finale ai problemi umani sia la maggiore delle miserie, naufragate e macerate dai totalitarismi del Novecento. Il saggio di Della Casa opera in questo senso un netto rovesciamento di valori che vede in una spinta umanistica l'individuo non come ingranaggio subordinato all'ideologia ma agente attivo migliorativo di essa, privilegiando quindi la libertà del singolo a dispetto dell'utopia, senza però cadere nell'esaltazione dell'individualismo. Uomini al posto di tecnici. Confronto invece che mozioni e correnti, la capacità di comprendere quel che è fattibile e realmente utile per la crescita sociale dell'individuo in quanto tale invece di una serie di regole scientifiche che hanno come traguardo finale un mondo plastificato che svuota l'anima di chi lo abita.






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