ANNO 14 n° 111
Quattro viterbesi nel consiglio territoriale
Uil Roma e Lazio
10/07/2014 - 14:49

VITERBO - 'Quattro viterbesi nel Consiglio Territoriale della Uil di Roma e del Lazio. Si tratta di Giancarlo Turchetti, che entra a far parte anche dell'Esecutivo regionale, Antonio Franco Palumbo, Lamberto Mecorio e Francesco Palese. Ad eleggerli il VI Congresso della Uil di Roma e del Lazio che ha riconfermato all'unanimità Pierpaolo Bombardieri Segretario Generale regionale dell'Unione Italiana del Lavoro'. A renderlo noto è la Uil di Viterbo. Subito dopo l'elezione, il segretario generale ha poi proceduto al rinnovo della squadra: Laura Latini, Paolo Dominici, Pierluigi Talamo si aggiungono ai riconfermati Felice Alfonsi, Agostino Calcagno e Giuliano Sciotti.

'Continueremo a lavorare – ha detto Bombardieri – affinché la visione di un modello di sviluppo diverso da quello seguito finora abbia una visione regionale. Negli anni passati è assolutamente mancata una capacità di coordinamento e di programmazione, per una visione dello sviluppo del territorio regionale. Nell'ultimo anno il reddito pro-capite nel Lazio è diminuito del 2,9%, e di ben il 4,5% nell'ultimo quinquennio. Siamo ancora lontani dalla capacità di agganciare una possibile inversione di rotta – ha sottolineato – Oggi nel Lazio i disoccupati hanno raggiunto le 310 mila unità, oltre 90 mila in più soltanto nell'ultimo biennio e ogni giorno nella nostra regione 100 imprese cessano la propria attività: 33.500 hanno chiuso nel 2013, 1.200 in più dell'anno precedente.

Noi immaginiamo un nuovo modello di sviluppo – ha dichiarato il Segretario Generale della Uil Roma e Lazio – che dia realmente valore alla qualità sociale della nostra vita, alla salute, all'istruzione, all'ambiente, alla partecipazione. Per questo abbiamo costituito un Osservatorio sui costi e la produttività della politica. Un terreno sul quale proseguiremo il nostro lavoro. Chiediamo inoltre: nuove politiche industriali in grado di dare indicazioni alle nostre aziende, per fare innovazione di prodotto, smettendola, una volta per tutte, di rincorrere la riduzione dei salari e dei diritti, cassa integrazione e riduzione del costo del personale; una politica 'distrettuale' di sistema, che coinvolga attivamente e che ponga finalmente in sinergia le università, la ricerca, le imprese, le conoscenze tecnologiche e l'innovazione. Chiediamo anche una riconversione complessiva di tutti i processi produttivi, nella prospettiva della sostenibilità. È necessario inoltre – spiega Bombardieri – il coinvolgimento attivo ed il coordinamento tra Regione e Istituzioni locali, al fine di mettere a sistema tutte le risorse pubbliche disponibili e gli investimenti privati, e soprattutto un utilizzo efficace dei fondi europei, la risorsa di gran lunga più consistente di cui il nostro territorio potrà disporre nei prossimi anni'.

Il Segretario della Uil ha poi posto l'accento sul modello di gestione delle politiche del lavoro. 'Un modello – ha specificato – che è stato assolutamente inadeguato negli ultimi anni. Non è riuscito a favorire l'incontro fra domanda e offerta di lavoro e non ha creato nessun collegamento con il sistema di orientamento e i cambiamenti del tessuto imprenditoriale. Dovremo quindi occuparci di quali sono gli strumenti per aiutare chi cerca lavoro. Un intervento indispensabile e sempre più urgente appare il rafforzamento della rete dei servizi per l'impiego'.

Tra gli altri temi affrontati, il sostegno all'accesso alla conoscenza tramite gli 'Open Data' – 'la diffusione dei dati pubblici accrescerebbero l'efficienza e la trasparenza della Pubblica Amministrazione, migliorando la qualità della vita dei cittadini e fornendo alle imprese nuove opportunità di crescita' – così come il tema della mobilità delle persone e delle merci e la necessità di ripensare ad infrastrutture necessarie a mettere in rete il Lazio con il resto d'Italia. 'Investimenti sempre promessi e sempre disattesi: la Roma-Latina, la Orte-Civitavecchia, il corridoio tirrenico settentrionale, il raddoppio della Salaria, le complanari in entrata su Roma'.

'Infine – ha concluso Pierpaolo Bombardieri – la nostra regione dispone di un enorme patrimonio artistico e culturale. Il potenziale di crescita è davvero rilevante, e da tale crescita dipende naturalmente anche la ricaduta occupazionale del settore. Un settore che nonostante le crisi aziendali affrontate ancora nel 2013 registra importanti risultati, con ben 46.448 imprese registrate. Anche in termini occupazionali i dati del settore confermano il turismo come uno dei segmenti più dinamici della regione (con oltre 441 mila occupati, pari al 20% del totale degli occupati)'.







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