ANNO 14 n° 109
Sanitą - Assegnate
16.500 prestazioni in pił
per ridurre liste attesa
in provincia di Viterbo
23/10/2014 - 02:02

VITERBO – Oltre 16.500 tra ecografie, tac, risonanze magnetiche e altre prestazioni specialistiche saranno fornite dalla Asl di Viterbo nei prossimi tre mesi per abbattere le liste d’attesa in cinque esami che oggi, urgenze a parte, è praticamente impossibile prenotare se non a distanza 4-5 mesi. E’ quanto prevede il piano straordinario da 7 milioni di euro varato dalla Regione Lazio, che prevede la fornitura di 115mila prestazioni sanitarie in più a livello regionale. Nello specifico le prestazioni in più saranno 66mila a Roma e nel suo hinterland e 47.361 nelle province.

La Asl viterbese, Capitale a parte, è quella che ha ottenuto la fetta più grande di prestazioni abbitti-attesa. Una vera e propria boccata d’ossigeno per l’asfittico sistema sanitario locale, dove fino all’altro ieri erano state sospese le prenotazioni di quasi tutti gli accertamenti radiologici. Attualmente è possibile prenotarle a Montefiascone ed entro la fine del mese saranno progressivamente aperte le liste in tutti gli altri presidi. Ma gli appuntamenti partono dalla seconda metà del gennaio 2015. A meno che non si tratti di accertamenti urgenti, che in genere vengono eseguiti in 10-15 giorni.

Se radiologia piange le altre specialità hanno poco da stare allegre. Ieri mattina, agli sportelli della Cittadella della Salute, la situazione era la seguente: un mese e mezzo per le visite oculistiche, altrettanto per quelle urologiche, due mesi per l’ortopedia e l’otorino.

“E’ un’operazione di vastissima portata - ha commentato il governatore del Lazio Nicola Zingaretti -, mai nemmeno tentata prima per demolire la vergogna delle liste di attesa, tara storica del sistema sanitario. Si tratta di una grande iniziativa di civiltà e di rispetto per i cittadini di questa regione”.

L'operazione taglia-liste si basa su tre principi: il primo è quello di smaltire in tempi stretti il pregresso, così da rendere più agevole l'introduzione della priorità nelle ricette prevista dall'accordo con i medici di base firmato pochi giorni fa. La seconda azione mira a richiamare tutti quelli che sono in lista d'attesa, chiedendo ai singoli pazienti se vogliono confermarlo, rinunciare o se gradiscono una data più vicina. Terzo punto, rendere noto e prenotabile quel 60% di prestazioni prodotte della strutture pubbliche fino a oggi sconosciute al Recup.

In tutta la Regione Lazio il progetto prevede 41mila esami ecografici, 15mila tac, 21mila ecocolordoppler, 14mila risonanze magnetiche, 8mila ecocardio, 1.700 ecocardiogramma (sia a riposo che sotto sforzo), 1.570 holter e 472 esami di pet. A questi si aggiungono 2.199 trattamenti di radioterapia, 624 scintigrafie, 1.500 gastroscopie, 5mila viste specialistiche, 756 spirometrie.

Il piano è già entrato nella fase operativa in alcune Asl e in vari aziende ospedaliere romane. Nei prossimi giorni partirà nelle province.

Dopo Viterbo, con 16.500 prestazioni su 5 esami, c’è Latina con 12.330, seguita da Frosinone, che nei prossimi 90 giorni offrirà quasi 10.500 esami in più su 9 tipi di prestazioni. Rieti, infine, offrirà quasi 3.500 esami in più su 6 tipologie di prestazioni.






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