ANNO 14 n° 115
Scontri al corteo di Roma, nuove immagini delle violenze
16/04/2014 - 09:40

 

Una felpa bianca, sdraiato in terra con le mani sul volto, per proteggersi dai calci e dalle manganellate sferrati da alcuni poliziotti. E' quanto si vede nelle immagini inedite degli scontri scattate da un fotografo dell'ANSA durante il corteo di sabato scorso a Roma. Negli scatti viene immortalato un pestaggio da parte degli agenti contro uno dei manifestanti. Il ragazzo è a terra e viene colpito più volte da manganellate, ma anche da numerosi calci sulla schiena e in pieno volto. Già ieri un altro video aveva immortalato un agente in borghese che ha letteralmente calpestato una ragazza, protetta dal un suo amico, mentre erano entrambi in terra e già immobilizzati da un altro poliziotto. Ora l'agente, un artificiere, è indagato dalla procura di Roma per lesioni con l'aggravante dell'abuso di potere.

 

'Camminavo guardando in alto, controllavo se arrivassero verso di noi bombe carta. Non mi sono accorto di nulla, credevo di aver calpestato uno zaino'. Ha tentato di difendersi così l'artificiere immortalato mentre calpesta una manifestante, già bloccata a terra da un altro agente, durante gli scontri scoppiati nella zona di via Veneto in occasione della manifestazione per la casa a Roma. L'agente, un artificiere, ora è indagato dalla procura di Roma per lesioni con l'aggravante dell'abuso di potere.

 

Il reato contestato dal pm Eugenio Albamonte. Al momento all'attenzione del magistrato non è arrivata alcuna denuncia da parte della giovane manifestante. Il reato di lesioni è perseguibile d'ufficio solo in caso di ferite giudicate guaribili in oltre venti giorni ma non è escluso che chi indaga possa verificare la documentazione medica per risalire all'entità del danno procurato da quello che il capo della polizia, Pansa, ieri ha definito come 'un cretino'.

 

Nella relazione inviata dalla Digos a piazzale Clodio è stata allegata anche la ricostruzione dei fatti fornita dall'agente dopo che spontaneamente si è presentato ieri negli uffici della Questura. L'artificiere ha detto di 'non essersi accorto' che quella in terra era una persona. 'Credevo che fosse uno zainetto - ha spiegato - non mi sono reso conto perché stavo controllando la situazione e, nei momenti concitati degli scontri, se ci fossero bombe carta lanciate nella nostra direzione'.

 

Ad inchiodare l'agente alle sue responsabilità, che molto probabilmente saranno anche di natura disciplinare, però ci sono alcuni filmati e fotografie. Nei fotogrammi si vede l'uomo, con casco e giubbotto di pelle, che si avvicina ai due ragazzi finiti a terra e tenuti fermi da un altro agente, mentre calpesta violentemente il fianco destro della giovane salendo sopra l'addome con tutto il peso.

 

Sul fronte delle indagini per gli scontri, sono fissati per domani a Regina Coeli gli interrogatori di garanzia per i quattro fermati. Il pm ha chiesto la misura del carcere per Lorenzo Marabina e Antonio Pompea accusati di lancio di oggetti, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. I domiciliari sono stati sollecitati per Ugo Esposito e, per l'appena diciottenne, Simon Canca. A questi ultimi è contestato il lancio di oggetti. Determinante, a fini della definizione delle singole posizioni, l'esame dei filmati girati durante gli scontri.

ANSA.IT






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