ANNO 14 n° 88
''Se dovessi morire donate i miei organi''
E' quanto aveva detto pił volte ai genitori Luca Perugini, il 17enne di Tarquinia
travolto da un'auto impazzita mentre era insieme alla fidanzatina in un parco
23/04/2014 - 15:52

TARQUINIA - ''Se dovessi morire, voglio che i miei organi siano donati''. E' quanto aveva più volte ripetuto in passato ai genitori Luca Perugini, il 17enne travolto da un'auto mentre era seduto su una panchina del parco ''Aldo Moro'' di Tarquinia in compagnia della fidanzatina, la sera di Pasquetta.

Una volontà, quello del ragazzo, che il padre e la madre, nonostante lo strazio del momento, hanno voluto rispettare non appena i medici del policlinico Gemelli, alle 14 di ieri, hanno dichiarato la sua morte cerebrale.

Così, nel corso della notte scorsa, il fegato e un rene di Luca sono stati impiantati a due pazienti in lista d'attesa presso il policlinico di Tor Vergata a Roma, mentre l'altro suo rene è stato impiantato nel Centro Trapianti della Calabria. Anche le cornee di Luca sono state donate e ridaranno la vista a due persone.

I tre interventi, secondo quanto si è appreso, sono perfettamente riusciti. ''Grazie a questo gesto di estrema generosità - dice una nota diffusa dal Gemelli -, tre persone con un'aspettativa di vita molto breve, potranno tornare a un'esistenza pressoché normale''.

La Rete nazionale trapianti, coordinata da Alessandro Nanni Costa, e per il Lazio da Domenico Adorno, alla cui rete è collgato il Gemelli, ha consentito, come ogni giorno accade, lo svolgimento delle complesse attività che caratterizzano la donazione e il trapianto degli organi, rendendo possibili i tre interventi salvavita.

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