ANNO 14 n° 110
“Servono misure urgenti contro la disoccupazione giovanile”
Appello dI Perinellio (Cgil) al consigliere regionale Valentini e all’assessore comunale Delli Iaconi
23/06/2014 - 15:29

VITERBO - “Servono misure immediate e urgenti. Va bene la programmazione a medio e lungo termine, ma la situazione è talmente grave che le istituzioni sono chiamate a dare risposte subito”. Lo ha detto Miranda Perinelli, segretaria della Cgil, commentando i dati sulla disoccupazione giovanile – circa il 44% dei viterbesi tra i 15 e i 34 anni risulta senza occupazione – ieri pomeriggio nell’ambito della tavola rotonda dal titolo “Leggi, opportunità e progetti dalla Regione Lazio a Viterbo”. Un appello rivolto al consigliere regionale Riccardo Valentini e all’assessore alla Cultura del Comune di Viterbo, Antonio Delli Iaconi, invitati a partecipare al dibattito.

“Gli strumenti di sostegno al reddito, quali la cassa integrazione in deroga, vanno rifinanziati per evitare che la platea di disoccupati si ampli ancora di più, ed è ormai una emergenza, che il governo centrale sembra non voglia cogliere. Al contempo, però, occorre – ha ribadito– che la politica si rimbocchi le maniche per creare concrete opportunità di lavoro. Occasioni ce ne sono anche nel Viterbese, penso all’agricoltura, ad un immediato intervento necessario nelle strutture scolastiche che sono la gran parte non a norma, come rendere efficienti dal punto di vista dell’energia tutte le strutture pubbliche, guardare ad interventi a mettere rimedio al dissesto idrogeologico, e non ultime le opportunità che offre il termalismo . Eppure non vengono sfruttate appieno”.

Sul recupero delle ex Terme Inps ,l’assessore Delli Iaconi dietro sollecitazione annuncia: “Ci sono state manifestazioni d’interesse da parte di imprenditori. L’investimento necessario per riaprire lo stabilimento – afferma – è di almeno dieci milioni di euro. Ringrazio la Regione che, con apposita legge, ci ha dato la possibilità di espletare in maniera diretta la gara per la concessione del complesso termale. Sono però dell’avviso che il bando non vada pubblicato sinché non saremo sicuri che ci sono investitori pronti a metterci le risorse necessarie. E lo faremo senza creare concorrenza con le realtà già esistenti, perché anche quelle offrono lavoro”. Delli Iaconi ha anche sottolineato come l’agricoltura a Viterbo sia un settore in forte recupero e ha illustrato le opportunità per la città rappresentate dall’attuazione dei progetti Plus. 

Per quanto riguarda i finanziamenti europei, Perinelli ha ricordato la scarsa propensione alla progettazione da parte delle istituzioni e soprattutto degli imprenditori locali. “Anche se – ha aggiunto – un cambio di passo a livello regionale c’è stato”. Il Lazio, infatti, fino a un anno fa era una delle ultime regioni in Italia per progetti presentati e finanziati, tanto che gran parte dei fondi tornavano inutilizzati a Bruxelles. “Ora siamo tra i primi in Italia e – ha sottolineato il consigliere Valentini – abbiamo recuperato tutte le risorse della vecchia programmazione. Per la nuova, quella che fa riferimento al periodo 2014-2020,abbiamo molte opportunità per creare occupazione tra i giovani, a partire dai 900 milioni di euro per la formazione. Alcuni bandi sono già stati pubblicati dalla Regione: penso al bando “Creativi digitali” che stanzia 800mila euro per “Cittàfutura” e altrettanti per “New book”, ovvero la creazione di start up nel campo dell’innovazione digitale”. Per accedere ai finanziamenti, il sito della Regione Lazio raccoglie tutti gli avvisi pubblici. Altro capitolo toccato da Valentini, quello del Piano Garanzia giovani. “Uno strumento elaborato dal Governo e che – ha spiegato – spetta alle Regioni attuare, adottando tutte le strategie utili per aumentare l’occupazione e la formazione giovanile”. Il punto è, ribadisce la Perinelli, che il tempo è scaduto, c’è un estrema necessità di vedere tutte le parole tramutarsi in posti di lavoro, che riguardano certamente i giovani ma allo stesso tempo ed in particolar modo chi ha raggiunto un’età che oggi è ai margini rispetto al mercato del lavoro.

 







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