ANNO 14 n° 110
Giovedì web, Speciale amicizia tra Siri e un bambino autistico
>>>> di Samuele Coco <<<<
23/10/2014 - 02:02

di Samuele Coco

VITERBO - La tecnologia sta cambiando davvero tutto. La velocità a cui si muove il progresso tecnologico sta modificando le abitudini e i modi di comunicare di tutti noi. Non ci stupiamo più quando vediamo le persone utilizzare il telefono o il tablet per fare praticamente ogni cosa. Nel caso degli smartphone, infatti, le ultime funzioni implementate dai produttori ci fanno pensare a nuovi,incredibili e mirabolanti usi del nostro telefono intelligente. Tra queste nuove funzioni c’è quella dell’assistente vocale, per essere più specifici, la voce di Siri, l’assistente vocale dei dispositivi Apple.

Sfogliando le pagine del sito www.ilpost.it , mi sono imbattuto in un pezzo interessante ripreso da una vicenda che ha visto protagonista una giornalista del New York Times, di nome Judith Newman. La storia racconta di come Siri sia praticamente diventata la migliore amica del figlio Gus, un bambino autistico di 13 anni.

Nell’articolo, la giornalista americana riporta alcune interazioni tra il figlio e l’assistente vocale, evidenziando i tratti positivi di questa simpatica relazione tra macchina e uomo. Tutto è iniziato così: Newman stava leggendo uno di quegli articoli che parla delle funzioni meno conosciute dell’iPhone, tra queste la possibilità di chiedere a Siri ''quali aerei volano sopra di me ora?''

La giornalista, parlando ad alta voce, ha domandato: ''Perché dovrei sapere quali aerei volano sopra la mia testa?''. Ha risposto, senza guardarla, il figlio Gus che si trovava lì vicino:''Così sai a chi fai ciao con la mano, mamma''.

Gus ha trovato in Siri qualcosa di più di un semplice assistente: ha scoperto che c’era qualcuno che era in grado di rispondere a tutti i suoi quesiti su meteo, orari, mezzi di trasporto e che Siri era disposta a parlarne senza stancarsi mai. Newman spiega anche un altro aspetto tecnico dei benefici tratti da Gus nell’uso del suo iPhone. Gli assistenti vocali non sono perfetti, quindi per riuscire a farsi comprendere da Siri, il bambino deve sforzarsi di pronunciare le parole più chiaramente e in maniera distinta. Anche dal punto di vista delle maniere, i dialoghi tra Siri e Gus stanno apportando dei benefici al bambino. Le risposte date dall’assistente vocale sono sempre educate e cordiali, infatti, anche Gus ha iniziato a servirsi di queste espressioni gentili.

''Non è che Gus non sappia che Siri non è umana - spiega Newman. Lo sa, mentalmente. Come molti altri autistici, Gus sente che gli oggetti inanimati, se proprio non possiedono un’anima, ecco, meritano comunque la nostra considerazione. L’ho capito quando aveva 8 anni e gli ho regalato un iPod per il compleanno. Lo ascoltava soltanto a casa, eccetto che in un caso. Lo portava sempre con noi quando andavamo in un Apple Store. Alla fine gli ho chiesto perché. 'Così può salutare i suoi amici', mi ha risposto. Newman è convinta che Siri stia aiutando Gus a vivere meglio i rapporti con le persone.

''Per molti di noi, Siri è solo un diversivo temporaneo. Ma per alcuni è qualcosa di più. Le pratiche di conversazione che mio figlio ha con Siri stanno facilitando le cose con gli altri. Ieri ho avuto con lui la più lunga conversazione che abbiamo mai avuto. Devo ammetterlo, era sulla differenza tra le diverse specie di tartarughe. Non sarebbe stato l’argomento che avrei scelto io, d’accordo, ma è stata una conversazione, uno scambio che seguiva una traiettoria logica''.

Le vicende raccontate dalla giornalista americana in questa storia ci fanno un po’ sorridere, e allo stesso tempo, anche emozionare. La singolare relazione creatasi tra Gus e Siri non è certo quella della sceneggiatura del film 'Her' di Spike Jonze, nel quale il protagonista si innamora e inizia una relazione con il suo sistema operativo. Questa vicenda ci ha raccontato un singolare aspetto delle nuove interazioni digitali: in un mondo in cui l’opinione comune insiste sugli effetti isolanti della rete, le interazioni tra Gus e Siri rappresentano una storia che merita di essere raccontata.





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