ANNO 14 n° 110
Traghetto coreano, altri 4 arresti
21/04/2014 - 09:34

La polizia sudcoreana ha arrestato lunedì altri quattro membri dell'equipaggio del traghetto Sewol, affondato mercoledì scorso al largo delle coste meridionali del Paese con 476 persone a bordo: lo riporta l'agenzia Yonhap, che parla di tre ufficiali e un meccanico. Sabato le autorità avevano arrestato il capitano della nave e due membri dell'equipaggio, tra i quali il terzo ufficiale, ovvero la donna di 26 anni con solo un anno di esperienza che era al timone al momento della sciagura.

«Imperdonabili gesti omicidi»

Intanto la presidentessa Park Geun-hye ha commentato le azioni dell'equipaggio del Sewol, e in particolare il capitano, definendole «imperdonabili gesti omicidi». Intorno al relitto continuano le ricerche dei sub, e il numero di corpi recuperati ha superato quota 60, ma il bilancio definitivo della tragedia è destinato ad assestarsi intorno alle 300 vittime, tutte per lo più studenti liceali in gita. Park ha sottolineato come capitano ed equipaggio abbiano «detto ai passeggeri di rimanere dov'erano, ma si siano poi posti loro stessi in prima fila nella fuga, abbandonando quelle persone. Legalmente ed eticamente è un atto inimmaginabile».

I giubbotti salvagente

Il capitano Lee Joon-seok , 68 anni, inizialmente aveva chiesto ai passeggeri di rimanere nelle cabine, poi ha atteso oltre mezz'ora prima di dare l'ordine d'evacuazione. Domenica le autorità hanno diffuso la drammatica trascrizione del dialogo tra la Sewol e il controllo di terra a Jindo, vicino alla tragedia: chi era alla radio ha più volte ribadito che, mentre l'equipaggio aveva indossato i giubbotti salvagente, l'ordine non era stato impartito ai passeggeri. E che l'evacuazione sarebbe stata annunciata solo quando un sufficiente numero di navi sarebbe arrivato in zona. Tutto mentre la nave era inclinata su un fianco di quasi 50 gradi.

corriere.it






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