ANNO 14 n° 89
''Un museo tutto per le mini Macchine''
L'idea di Primo e Angelo Loddo, capofacchino presidente comitato
22/08/2014 - 02:01

VITERBO (Fla. Lud.) – Un museo permanente che ospiti tutte le mini Macchine. E’ questa l’idea lanciata da Primo e Angelo Loddo, padre e figlio, rispettivamente capofacchino e presidente del comitato festeggiamenti Pilastro, ieri mattina durante il montaggio e la pesa della mini Spirale di Fede alla base dell’aeronautica militare. Un’idea che non è affatto nuova. ''Sono anni – spiegano – che proponiamo di istituire un museo dedicato alle mini Macchine. Per ora sono quattro quelle integre, ma saremmo anche disposti ad aggiustare quelle rotte. Che senso ha tenerle chiuse ad ammuffire? Sono pezzi di storia della nostra città''.

Certo, ci sarebbe il problema di trovare uno spazio sufficientemente grande da contenerle, ma a quello hanno già pensato. Si potrebbero allestire per esempio a Sant’Egidio: ''La chiesa sconsacrata del Corso sarebbe perfetta. E’ ampia, vuota e al centro di Viterbo'', aggiunge il capofacchino che quest’anno festeggia il 43esimo Trasporto.

Uno spazio permanente dedicato alle mini Macchine quindi per consolidare il senso di viterbesità ma anche per mostrare ai turisti dei veri pezzi di storia. Un’operazione di recupero questa che andrebbe fatta anche con le sezioni delle Macchine di Santa Rosa, ovviamente quelle inutilizzate e inutilizzabili. ''A Viterbo ci sono decine di rotonde – argomentano i Loddo – non sarebbe un bel biglietto da visita per la nostra città che oltre ai fiori ognuna ospiti un pezzo di Macchina? Non ha senso tenerle chiuse in un capannone, è storia''.

Con gli anni, d’altronde, le Macchine assomigliano sempre più a dei monumenti veri e propri. Come la mini Spirale di Fede che sfilerà per la prima volta il prossimo 30 agosto. ''E’ fatta di polistirolo e resina, è idrorepellente e ignifuga – spiega il presidente Angelo - ed è garantita per 10 anni. Se questo non è un monumento... ''.

La nuova mini Macchina è ispirata a quella storica di Rosario Valeri, Spirale di Fede appunto. Quella che visse due Trasporti in un anno, l’84, quando venne il Papa ed è proprio un omaggio allo stesso Valeri. Ma c’è un’altra persona a cui verrà dedicata la festa del Pilastro, è Luca Brancadoro. Consigliere del Comitato e punto di riferimento per l’organizzazione degli eventi nel quartiere, Brancadoro è venuto improvvisamente a mancare lo scorso 25 giugno. ''Per me era come un figlio – dice Angelo -, quest’anno la festa sarà tutta in suo onore. Prima del Trasporto verrà celebrata una messa per ricordarlo e il suo posto sul percorso, quello di guida posteriore, lo ricoprirà suo figlio, che è stato anche mini facchino''. Ci saranno davvero tante emozioni da vivere la sera del 30 agosto al Pilastro.





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