ANNO 14 n° 109
Villa Buon Respiro,
i sindacati chiedono
aiuto al Prefetto
07/12/2013 - 12:34

VITERBO – Sindacati in piazza lunedì 9 dicembre per i lavoratori di Villa Buon Respiro e del Gruppo Ro. Ri. Dalle 9 del mattino saranno in piazza del plebiscito e chiederanno di essere ascoltati dal Prefetto “e la vertenza non cesserà finché non avremo ricevuto assicurazioni che sarà corrisposto tutto quanto dovuto” scrivono in una lettera Cgil Fp, Uil Fpl, Fials, Conf.A.E.L. e Conf.A.I.L. e la indirizzano al Prefetto, al presidente della Giunta regionale del Lazio, al direttore generale della Ausl, al presidente del Cda di San Raffaele spa e del Gruppo Ro. Ri. Srl e al Questore.

Denunciano il mancato pagamento dei compensi per i lavoratori delle due strutture sanitarie: “Si tratta di almeno 400 famiglie, che non possono più esser certi neppure del domani; non sono in grado di esser sicuri di poter mantenere i propri figli, meno che mai esser certi che riusciranno a studiare. Queste organizzazioni sindacali, specie nel caso di Villa Buon Respiro, non sono neppure più certi se sia proprio vero che la colpa di questa insostenibile situazione sia da ascriversi esclusivamente all' Amministrazione”. E infatti a detta dei sindacati la colpa è del “circuito perverso per cui è impossibile rinunciare o interrompere le prestazioni assistenziali (che sono un diritto dei cittadini), si pretende che le imprese le forniscano, e che perciò i lavoratori le assicurino, ma non si è in grado di pagare”. Quindi la necessità di avere un colloquio con il Prefetto, la massima autorità del Governo sul territorio: “La Regione Lazio, la AUSL, ma anche Villa Buon Respiro e Gruppo RO.RI, che se fanno impresa devono essere in grado di rispettare i propri obblighi, come i nostri lavoratori tutti i giorni rispettano i loro, devono corrispondere ai lavoratori le loro spettanze. Senza ulteriori ritardi, ora, entro la fine dell'anno. Deve essere interrotto per sempre questo micidiale circuito perverso per cui si scaricano i costi sociali sui più deboli”.

Le organizzazioni dei lavoratori tengono a sottolineare la funzione sociale della presenza sul territorio di strutture come Villa Buon Respiro e delle case di cura del Gruppo Ro. Ri.. Poi ammoniscono: “Facciamo presente che ci ispiriamo al massimo senso di responsabilità; ma ricordiamo che i lavoratori hanno diritto a rifiutare la prestazione lavorativa, se il datore di lavoro non adempie le proprie obbligazioni. I lavoratori non lo hanno fatto, non lo fanno, non lo faranno.

Se lo facessero, anche soltanto per un giorno, svelerebbero l'incapacità e il fallimento di amministrazioni che sembrano ormai capaci soltanto di rinviare”.







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